Gli analitici di Palma

45 anni dopo, realizzato un progetto della Bucarelli

Enzo Cacciola, «9-11-73», 1973
Ada Masoero |  | Milano

Era il 1973 quando Palma Bucarelli, direttrice e soprintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, presentava un progetto di mostra alla terza edizione del Premio Golden Nightingale di Platres, a Cipro. Vi aveva riunito cinque giovani artisti: Enzo Cacciola, Paolo Cotani, Marco Gastini, Carmengloria Morales e Gianfranco Zappettini.

I cinque sarebbero diventati di lì a poco esponenti di spicco di quella che si sarebbe chiamata Pittura analitica, la corrente artistica, codificata criticamente da Filiberto Menna.
I pittori «analitici» presero a riflettere sui componenti materiali dell’oggetto-pittura (tela, cornice, materia, colore, segno) lavorati con deliberata, certosina lentezza: una sorta di metapittura, la loro, che da qualche tempo gode di una rinnovata attenzione di mercato.

Del progetto di Palma Bucarelli resta la documentazione negli archivi della Galleria Nazionale di Roma. Ed è
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