Lo spazio in Camera

I lavori dei dodici finalisti del Prix Pictet in mostra a Torino

«Untitled» di Rinko Kawauchi, uno scatto dalla serie «Ametsuchi» del 2012. Foto: © Rinko Kawasuchi, Prix Pictet 2017
Chiara Coronelli |  | Torino

Per la presentazione italiana dell’edizione 2017, il Prix Pictet sceglie Camera come sede ufficiale per la collettiva «Space», titolo del settimo ciclo del premio. Dopo un tour mondiale partito da Londra un anno fa, dal 23 maggio al 26 agosto i lavori dei dodici finalisti, tra i quali il vincitore Richard Mosse, saranno esposti nello spazio torinese che ancora una volta dimostra la propria centralità internazionale.

Fondato nel 2008 dal gruppo bancario Pictet in collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra e il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, e presieduto da Kofi Annan, il premio (100mila franchi svizzeri) nasce con lo scopo di «utilizzare il potere della fotografia, tutti i generi di fotografia, per richiamare l’attenzione globale sui problemi della sostenibilità, soprattutto quelli che riguardano l’ambiente». «Water», «Earth», «Growth», «Power»,
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