Il Musée de la Romanité di Nîmes, audace ma rispettoso
Apre accanto all'anfiteatro romano il museo progettato da Elizabeth de Portzamparc. Un progetto da 60 milioni di euro
Il rischio che si correva era quello di uno schiaffo estetico. Invece l’architettura contemporanea del nuovo Musée de la Romanité, progettato da Elizabeth de Portzamparc accanto all’antico anfiteatro romano, appare ai nostri occhi in armonia con le pietre massicce del monumento che si trova lì dalla fine del I secolo d.C.
Il Musée de la Romanité, che apre le porte al pubblico il 2 giugno, non impone la sua presenza e l’antico anfiteatro continua a dominare la piazza. Lo stesso effetto che si ritrova del resto anche altrove nella città occitana nell’accostamento riuscito tra la Maison Carrée, tempio romano del I secolo perfettamente conservato, e il Carré d’art, il museo d’arte contemporanea di Norman Foster, inaugurato nel 1993, con la facciata di vetro in cui il tempio si riflette.
Nel progettare il nuovo museo Elizabeth de Portzamparc ha voluto compiere «un gesto audace ma rispettoso».
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