Black power al Louvre: non c'è palcoscenico migliore del museo

Beyoncé e Jay-Z ambientano il nuovo video musicale nel Louvre. La Gioconda, la Nike e altri capolavori fanno da sfondo a balli e giochi di luci. Nei soli primi tre giorni il video ha «portato» nel museo il doppio dei visitatori che vi entrano fisicamente in un anno. C’è chi grida allo scandalo e chi ammira il dinamismo comunicativo del primo museo al mondo

Corografie davanti ai dipinti del Louvre
Luana De Micco |  | Parigi

Le star globali della musica pop Beyoncé e Jay-Z cantano e ballano ai piedi della Nike di Samotracia e posano davanti alla Gioconda. Online nella notte tra il 16 e il 17 giugno, il video di «Apeshit», firmato The Carters e girato nel Louvre, è stato cliccato più di 18 milioni di volte in soli tre giorni: ogni giorno il museo ha quindi aperto «virtualmente» le porte a poco meno degli 8,1 milioni di visitatori che ha accolto in tutto il 2017.

Per qualcuno è una buona mossa pubblicitaria, per altri è «volgare». «Le Monde» polemico ha scritto: «Che cosa contraddistingue il primo museo al mondo? Le dimensioni, il prestigio, le collezioni, il pubblico. E il modo in cui valorizza il suo marchio. E in questi giochetti il Louvre è campione del mondo». Alcuni hanno considerato il video una buona mossa pubblicitaria, altri un felice dialogo multiculturale. Di sicuro è un bel colpo per entrambe le
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