Vetri fenici, aurati, pettinati

La riscoperta della vetreria Cappellin e del suo felice sodalizio con Carlo Scarpa

Vaso in pasta vitrea rossa e coppa in pasta vitrea gialla e rossa (1930) della vetreria M.V.M. Cappellin
Carla Cerutti |  | Venezia

Nell’ambito della seconda edizione di The Venice Glass Week, il festival internazionale dedicato all’arte vetraria, con particolare riguardo per quella muranese, che si svolge a Venezia dal 9 al 16 settembre, il 10 apre alle Stanze del Vetro, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, la mostra «La vetreria M.V.M. Cappellin e il giovane Carlo Scarpa 1925-1931». Curata da Marino Barovier, è dedicata alla storica vetreria fondata da Giacomo Cappellin nel 1925, dopo la rottura del sodalizio (1921-25) con Paolo Venini.

Il periodo preso in esame corrisponde agli anni più fertili dell’azienda durante i quali le capacità di grande comunicatore e innovatore, proprie di Cappellin, ben si coniugano con il genio creativo e la passione per il vetro di Carlo Scarpa, chiamato nel 1926, fresco di laurea in disegno architettonico, a ricoprire il ruolo di direttore artistico della nuova vetreria.

Da questa felice
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