«Magri» risultati per la task force Gurlitt

Presentato il rapporto conclusivo sulle 1.500 opere ritrovate nel 2012 in un appartamento di Monaco di Baviera: 162 sospettate di essere frutto delle razzie naziste, ma solo cinque sono state identificate con certezza come bottino

La copertina del rapporto redatto dalla task force diretta da Ingeborg Berggreen-Merkel
Catherine Hickley |

Berlino. La task force tedesca incaricata di indagare sulla provenienza di quasi 1.500 opere ritrovate nell'appartamento di Cornelius Gurlitt a Monaco e nella sua casa di Salisburgo ha concluso il suo lavoro. Dalle ricerche condotte, 162 opere si confermano frutto di saccheggio dei nazisti, anche se solo per cinque di esse si è arrivati alla certezza che fossero state rubate a famiglie ebree e se ne raccomanda  la restituzione.

Nella relazione finale, pubblicata il 14 gennaio, la task force guidata da Ingeborg Berggreen-Merkel afferma che finora solo per 13 opere si è riusciti a stabilire definitivamente la provenienza. Ronald Lauder, presidente del World Jewish Congress, l'ha definito un progresso «misero e insoddisfacente». Oltre alle cinque già identificate come frutto di spoliazione, è molto probabile che altre due opere siano state razziate, mentre sei sicuramente non erano state rubate.

Le
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Catherine Hickley