L'Annunciazione di Antonello da Messina da Siracusa a Palazzolo Acreide (40 km). Era proprio necessario?

Francesco Laurana, Madonna col Bambino,  Noto, Chiesa del Santissimo Crocifisso
Silvia Mazza |

Palazzolo Acreide (Siracusa). Una mostra (tre opere in tutto) sul Rinascimento ma ideata e curata da un’archeologa, che trasferisce, dal museo d’arte che lo custodisce a un archeologico ad appena 40 km, un dipinto non solo caratterizzante l’identità del museo di provenienza, che ne viene privato in piena stagione turistica senza contropartita, ma inserito pure tra i 23 beni identitari dell’intera Regione siciliana; un’opera dall’estrema delicatezza conservativa spostata per un progetto culturale assai debole e in obbedienza a pretese campanilistiche del territorio che se fossero ascoltate anche altrove, in nome di una restituzione ai contesti per cui le opere furono realizzate, si potrebbero svuotare (seppur temporaneamente) i musei di mezzo Paese. Ma per favorire il recupero di processi identitari da parte dei territori non si può pensare a eventi culturalmente più dignitosi che possano
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© Riproduzione riservata Le due Madonne di Laurana riunite in mostra Francesco Laurana, Madonna con il Bambino, Palazzolo Acreide, Chiesa dell'Immacolata L'Annunciazione di Antonello da Messina dopo il restauro curato da Giuseppe Basile tra il 2007 e il 2008 all'Icr
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