L'Annunciazione di Antonello da Messina da Siracusa a Palazzolo Acreide (40 km). Era proprio necessario?

L'Annunciazione di Antonello da Messina dopo il restauro curato da Giuseppe Basile tra il 2007 e il 2008 all'Icr
Silvia Mazza |

Palazzolo Acreide (Siracusa). Una mostra (tre opere in tutto) sul Rinascimento ma ideata e curata da un’archeologa, che trasferisce, dal museo d’arte che lo custodisce a un archeologico ad appena 40 km, un dipinto non solo caratterizzante l’identità del museo di provenienza, che ne viene privato in piena stagione turistica senza contropartita, ma inserito pure tra i 23 beni identitari dell’intera Regione siciliana; un’opera dall’estrema delicatezza conservativa spostata per un progetto culturale assai debole e in obbedienza a pretese campanilistiche del territorio che se fossero ascoltate anche altrove, in nome di una restituzione ai contesti per cui le opere furono realizzate, si potrebbero svuotare (seppur temporaneamente) i musei di mezzo Paese. Ma per favorire il recupero di processi identitari da parte dei territori non si può pensare a eventi culturalmente più dignitosi che possano
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© Riproduzione riservata Francesco Laurana, Madonna col Bambino,  Noto, Chiesa del Santissimo Crocifisso Francesco Laurana, Madonna con il Bambino, Palazzolo Acreide, Chiesa dell'Immacolata Le due Madonne di Laurana riunite in mostra
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