Torino, il 30 settembre aprono le Ogr: saranno il distretto della creatività e dell'innovazione

Le ottocentesche ex Officine grandi riparazioni delle Ferrovie riqualificate con un investimento di 90 milioni di euro della Fondazione Crt

Anna Maria Farinato |

Torino. Dopo anni di abbandono e svariate ipotesi sulla futura destinazione d'uso, un primo assaggio delle potenzialità delle Ogr come spazio multifunzionale lo si era avuto nel 2011, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, quando nei maestosi ambienti delle ottocentesche Officine Grandi Riparazioni, fino ai primi anni Novanta adibite alla manutenzione dei veicoli ferroviari, erano state allestite tre mostre.

Nel 2013, anno in cui la società consortile Ogr-Crt (detenuta per oltre il 50% dalla Fondazione Crt) acquistava l’area da Rfi Sistemi Urbani, in cinque mesi le Ogr avevano attirato circa 120mila visitatori con un centinaio di eventi tra concerti, spettacoli teatrali ed attività espositive. Dopo quell'ultimo test, la chiusura al pubblico e l'inizio dei lavori di restauro e riqualificazione, grazie a un investimento di 90 milioni di euro della Fondazione Crt, presieduta da Giovanni Quaglia.

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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata Un render della Manica nord delle Ogr, riservata alle arti e alla musica Un render della corte interna
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