Addio a Mauro Staccioli, scultore antiretorico

Sue grandi sculture di anelli, aste e mezze lune in luoghi pubblici e con materiali poveri

Lo scultore Mauro Staccioli
Stefano Miliani |

Milano. Se n’è andato a 80 anni  nella notte fra il 31 dicembre e il 1° gennaio Mauro Staccioli, lo scultore che ha firmato il grande anello che i romani vedono davanti alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e l’analogo Anello di San Martino con veduta sui campi e le colline nella Val di Cecina, presso Volterra. Era nato nella cittadina toscana nel 1937 e attraverso il gioco dei vuoti, delle curve e delle linee rette si misurava con gli spazi aperti, la terra, la campagna, le prospettive naturali, i bordi di una città o di un paese. È morto a Milano, dove viveva dagli anni Settanta, nello studio. I funerali saranno celebrati a Volterra mercoledì 3 gennaio in forma pubblica e con rito civile. La salma sarà esposta nella Sala del Maggior Consiglio del Palazzo dei Priori dalle 13.30 alle 15, dopo di che partirà il corteo funebre per il cimitero della cittadina affacciata su quelle terre brulle
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