Quella macchia sul Caravaggio

Il «Seppellimento di santa Lucia» di Caravaggio
Silvia Mazza |

Sarebbe utile che le luci riaccese sul Caravaggio di Siracusa, dopo le ferme posizioni di contrarietà al prestito per il G7 di Taormina, da parte della società civile e intellettuali, non si spegnessero a prestito negato. Tra gli argomenti invocati a sostegno dell’inamovibilità dell’opera, infatti, lo storico dell’arte siracusano Paolo Giansiracusa, ha introdotto pure quella della sua «fragilità». Già, ma quali sono le effettive condizioni del capolavoro? Perché lo studioso, a sostegno della sua denuncia, non segnala, infatti, spie allarmanti, come potrebbero esserlo, per esempio, sollevamenti della pellicola pittorica.

Risalgono ormai a dodici anni fa le ultime indagini non distruttive condotte dai laboratori del Centro regionale per il Restauro in sinergia con il dipartimento di fisica dell’Università di Palermo. Allora lo stato diagnostico offriva «un quadro clinico non disperante»,
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