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La Evening Sale di arte contemporanea dell‘autunno 2022 di Poly Auction a Hong Kong © China Poly

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La Evening Sale di arte contemporanea dell‘autunno 2022 di Poly Auction a Hong Kong © China Poly

Calo del 38% per le aste autunnali di Hong Kong, ma perché?

Secondo gli specialisti, rispetto allo scorso anno la chiusura delle frontiere della regione autonoma ha influito sul processo di selezione delle opere offerte

Lisa Movius, Shana Wu

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La tanto attesa riapertura delle frontiere di Hong Kong alla fine di settembre è arrivata giusto in tempo per la stagione autunnale delle aste, ma i risultati delle vendite sono stati tutt’altro che entusiasmanti.

Secondo i dati analizzati da Artpro & Artron, a ottobre le vendite di arte e antichità di China Poly, China Guardian e Sotheby’s hanno totalizzato un ammontare di 443,3 milioni di dollari, con un calo del 7% rispetto allo scorso anno. Nelle tre aste, la pittura a olio, l’arte moderna e l’arte contemporanea sono scese del 38% raggiungendo i 180 milioni di dollari, così come sono scese dell’1% la calligrafia e la pittura cinese, a 89 milioni di dollari. Tuttavia, le vendite della categoria «Antiquariato, porcellane e varie» sono aumentate del 78% toccando i 175 milioni di dollari.

I risultati riflettono in parte la crisi economica della Cina continentale, che sta ancora affrontando le dure politiche «zero-Covid» e il crollo del settore immobiliare, ma rappresentano anche un cambiamento più sottile rispetto a ciò che sta avvenendo sul mercato.

Il prezzo medio di aggiudicazione delle tre case d’asta è sceso a 172.000 dollari rispetto ai 219.000 dollari dell’anno scorso, in parte a causa della riduzione dell’offerta di importanti opere di maestri moderni cino-francesi come Zao Wou-Ki, Sanyu e Chu Teh-Chun, che dominano le classifiche del mercato asiatico dal 2017. Finora, il dipinto di Zao Wou-Ki più costoso di questa stagione ha raggiunto i 9,9 milioni di dollari, poco rispetto al record di 35,5 ottenuto da Christie’s a Hong Kong sei anni fa. Tra le opere di questi tre artisti aggiudicate per un prezzo superiore ai 5 milioni di dollari, non c’è stato un calo del valore, mentre sono arrivate sul mercato opere più piccole o meno significative. Tra queste, «14.10.69» (1969) e «Untitled» (2007) di Zao, che saranno offerte da Phillip’s il 30 novembre, stimate rispettivamente 1-1,5 milioni di dollari e 500.000-700.000 dollari. Mentre Christie’s, di Zao, offrirà il più grande «10.01.68» (1968), stimato 8,8-13 milioni di dollari.

Secondo June Hsu e Joseph Yang, co-responsabili del dipartimento di arte moderna e contemporanea di Poly Auction Hong Kong, la chiusura delle frontiere di Hong Kong ha influito sul processo di selezione delle opere offerte. I collezionisti di maestri cino-francesi hanno un’età media superiore a quella dei collezionisti di arte contemporanea occidentale e quindi «fanno affidamento sulla preview per vedere le opere dal vivo, cosa che è stata impossibile assicurare durante la pandemia e che quindi ne ha frenato il potere d’acquisto».

Per Seoul Auction, invece, l’apertura delle frontiere ha permesso la ripresa delle vendite in live streaming dallo showroom di Hong Kong (29 novembre) per la prima volta dall’inizio della pandemia. «Con la sospensione temporanea delle aste di Hong Kong, la presenza di clienti stranieri durante le vendite online è incrementato molto, ma non poter organizzare le preview in tutto il mondo è stato un limite», afferma Eunjoo Lee, specialista del dipartimento commerciale globale di Seoul Auction.

Il pezzo forte di Seoul Auction è un grande dipinto di Yayoi Kusama, «Pumpkin», associato alla mostra blockbuster dell’artista attualmente in corso al museo M+ di Hong Kong. Le donne sono sempre più presenti nelle aste di Hong Kong e quest’autunno, finora, nove artiste nate dopo il 1970 hanno stabilito nuovi record personali. Tra questi, il lotto più costoso è stato «The Riddle» di Emily Mae Smith, venduto per 1,6 milioni di dollari da Sotheby’s. Nel frattempo, la 20th/21st Century Evening Sale di Christie’s del 30 novembre include un dipinto di Joan Mitchell stimato 11-15 milioni di dollari.

Le donne artiste sono anche le protagoniste della prossima vendita serale di Phillip’s Hong Kong del primo dicembre. Parlando del mercato dell’arte in generale, il responsabile dell’arte contemporanea e del XX secolo, Isaure de Viel Castel, afferma: «Il mercato dell’arte in Asia ha continuato a mostrare forza e resistenza nonostante l’indebolimento dell’economia mondiale». A livello globale, i clienti asiatici hanno rappresentato il 41% delle aggiudicazioni all’asta nella prima metà del 2022 e sono stati il 32% degli offerenti nella più recenta evening sale di arte contemporanea e del XX secolo a Londra. Non è stato specificato quanti di questi provenissero o facessero offerte a Hong Kong.

Hsu e Yang di China Poly sono speranzosi nelle misure di allentamento annunciate a metà novembre nella Cina continentale, affermando che: «Anche se la distanza da percorrere è ancora lunga, la Cina è sulla strada giusta e ci aspettiamo di ricevere ulteriori notizie positive e che questo possa aiutare significativamente il mercato». Nel complesso, aggiungono, «riteniamo che i risultati siano corretti se si considera l’attuale contesto di mercato; come sapete, la macro condizione generale è complessa e le precedenti restrizioni ai viaggi di Hong Kong non hanno certo aiutato». Tuttavia, sottolineano alcuni aspetti positivi, tra cui i nuovi record di Wu Guanzhong e Chu Teh-Chun: «Come si può notare, esiste ancora un’alta richiesta per i grandi lavori».
 

La Evening Sale di arte contemporanea dell‘autunno 2022 di Poly Auction a Hong Kong © China Poly

Lisa Movius, Shana Wu, 28 novembre 2022 | © Riproduzione riservata

Calo del 38% per le aste autunnali di Hong Kong, ma perché? | Lisa Movius, Shana Wu

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