A Palazzo Altemps Medardo Rosso

Analizzato il rapporto con la classicità del primo grande artista moderno italiano

«Ecce puer», di Medardo Rosso
Guglielmo Gigliotti |  | Roma

Dal 9 ottobre al 2 febbraio, una mostra antologica di Medardo Rosso tra le opere d’arte antica del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, permetterà di scandagliare il rapporto con la classicità del primo grande artista moderno italiano. Negli anni in cui Medardo Rosso (1858-1928) ispirava l’avanguardia italiana, infatti, la sua attività artistica era prevalentemente dedita alla realizzazione di copie d’arte greca e romana.

Oltre alle 30 opere in gran parte in cera, ma anche in bronzo e gesso, realizzate dall’artista soprattutto a Parigi (dove visse dal 1889 al 1914), i curatori della mostra, Francesco Stocchi, senior curator del Boijmans Museum di Rotterdam, e Paola Zatti, conservatrice presso la Galleria d’arte moderna di Milano, hanno selezionato anche un ampio gruppo di copie dall’antico, realizzate da Rosso non nell’età della formazione (l’artista ribelle venne addirittura
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