Alfonsina Russo archeologa dal pollice verde

Gli interventi messi in atto dalla direttrice del Parco del Colosseo e (ad interim) del Museo Nazionale Romano

Il Foro romano visto dal Palatino. © Simona Murrone
Guglielmo Gigliotti |

Roma. Dal dicembre 2017, a dirigere il Parco Archeologico del Colosseo è Alfonsina Russo. Il Parco comprende l’area archeologica centrale di Roma, ovvero, oltre all’anfiteatro Flavio, il Foro Romano, il colle Palatino e la Domus Aurea, costituendo il sito archeologico più grande, importante e visitato al mondo. Oltre 7,5 milioni di visitatori lo percorrono ogni anno nei suoi 44 ettari aperti al pubblico (di complessivi 77), andando in contatto con alcune delle più importanti testimonianze della plurimillenaria storia della civiltà occidentale.

Dottoressa Russo, che cosa significa per lei dirigere un luogo di questo genere?

Onori. E oneri. I primi due anni abbiamo avviato la macchina, e ora procediamo. I punti che abbiamo maggiormente curato, con gruppi di lavoro dedicati, sono la manutenzione programmata di tutti i monumenti, grazie a un continuo monitoraggio, e il decoro, in nome del quale abbiamo
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