Barocco italiano tra i boschi della Val Roia

Quasi concluso il recupero del Monastero di Saorge

Il Monastero di Saorgio sulla strada che collega Nizza a Torino. © CMN
Luana De Micco |

Saorge (Francia). Nella Val Roia, tra Provenza e Liguria, il Monastero di Saorge (in italiano Saorgio) è in corso di restauro. Il cantiere da 1,4 milioni di euro iniziato lo scorso ottobre dovrebbe concludersi tra aprile e maggio. Il convento fu fondato nel 1648 da una comunità di frati francescani riformati nella parte alta del villaggio, tra gli olivi, sulla strada tra Nizza e Torino, all’epoca trafficata via di fiorenti commerci.

La chiesa è nello stile del Barocco italiano con portico ad arcate e campanile a bulbo. Nel corso del Settecento fu arricchita di nuovi decori. Al 1760 circa risalgono gli affreschi nella chiesa e nel refettorio, con le allegorie delle virtù, e quelli nelle lunette del chiostro dedicati alla vita di san Francesco e realizzati probabilmente da un frate pittore. Dello stesso periodo sono i quadranti solari affrescati sulle arcate del chiostro.

Il monastero è stato al centro di diverse vicissitudini storiche. Durante il Terrore, nel 1794, i monaci furono allontanati e il monastero occupato dai soldati francesi che lo trasformarono in ospedale. Nel 1823 fu restituito ai francescani, che lo lasciarono di nuovo nel 1903. Fu quindi trasformato in colonia estiva, poi in base militare tedesca durante la seconda guerra mondiale. Lo Stato francese lo acquisì nel 1967 e nel 2001 fu convertito in maison per scrittori e artisti.

Il Centre des Monuments nationaux, l’operatore pubblico che gestisce più di cento monumenti nazionali in tutta la Francia, ha affidato il cantiere di recupero del monastero all’architetto Antoine Madelénat. Al momento è stata restaurata la facciata della chiesa, sono state consolidate le coperture e le capriate, gli impianti sono stati messi a norma. I restauri interessano ora l’apparato decorativo all’interno della chiesa, con le sue boiserie intagliate, e gli affreschi del chiostro.

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