Gli Egizi fiorentini e vaticani dialogano tra loro

Un rilievo del XIII secolo a.C. dall'Archeologico di Firenze al Gregoriano Egizio di Roma

Il rilievo funerario di Ptahmose
Arianna Antoniutti |  | Città del Vaticano

I Musei Vaticani ospitano, fino al 15 maggio, nella Sala I del Museo Gregoriano Egizio, un rilievo funerario in calcare dipinto nel XIII secolo a.C., proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze. L’evento è parte della rassegna «Collezioni in dialogo», che si propone come momento di collaborazione e intesa tra i Musei Vaticani e istituzioni museali nazionali e internazionali. Il primo appuntamento espositivo, conclusosi lo scorso giugno, ha visto il prestito, da parte del Museo Egizio di Torino, della statua del faraone Amenhotep II.

Ora è un prezioso reperto della collezione egizia del museo fiorentino ad arricchire, temporaneamente, le collezioni vaticane. Il rilievo funerario proviene dalla tomba dell’alto dignitario Ptahmose, che ricoprì numerose cariche alla corte dei faraoni Sety I e Ramesse II. Il rilievo mostra il defunto con in mano lo scettro e un fazzoletto, simboli di alto
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