Harper’s Bazaar ha 153 anni ma è sempre di moda

Una leggenda in mostra a Parigi. Sulle pagine della più antica rivista americana del settore stilisti, artisti e fotografi si allearono per sostenere le avanguardie

A sinistra il numero di giugno 1964 con una fotografia di Hiro e, a destra, la copertina disegnata da William H. Broadley per il numero di marzo 1896 di «Harper’s Bazar»
Luana De Micco |

È sulle copertine di «Harper’s Bazaar» illustrate da Erté che nacque l’identità iconografica degli Anni folli. Sulle sue pagine il giovane Richard Avedon rivoluzionò la fotografia di moda, mentre Carmen Snow, «storica» caporedattrice dal 1934 al 1957, inventò per Christian Dior la formula vincente di «New Look». Sono stati gli scatti di Peter Lindbergh a fare di Kate Moss una star. Il primo numero di «Harper’s Bazar» (che prese il nome dai fondatori Harper & Son e che all’epoca usciva con una sola «a») uscì il 2 novembre 1867 e da allora il magazine è un vivaio di idee e talenti.

Prima settimanale, poi mensile dal 1901, acquistato dal potente editore Hearst nel 1912, «Harper’s Bazaar» (che prese la seconda «a» nel 1929) è la più antica rivista di moda americana («Vogue» è nata nel 1892). Per i suoi 150 anni, nel 2017, le più belle copertine sono state proiettate lungo
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© Riproduzione riservata Kate Winslet in uno scatto di Peter Lindbergh per la copertina del numero di agosto 2009 di «Harper’s Bazaar». Cortesia Peter Lindbergh, Parigi
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