Il Museo di Bassora presenta tre nuove gallerie

I tre spazi aprono grazie al Cultural Protection Fund del Governo inglese

Muro esterno del museo di Bassora con uno scorcio dello Shatt al-’Arab. Foto di Ian M. McGregor
Martin Bailey |

Bassora (Iraq). Con sede in un palazzo costruito nel 1990 per Saddam Hussein, il Museo di Bassora è attualmente il secondo più grande museo iracheno, dopo quello nazionale di Baghdad. Il museo ha aperto il 19 marzo tre nuove gallerie, quadruplicando lo spazio espositivo dopo l’inaugurazione, a settembre 2016, di una galleria dedicata alle antichità provenienti dalla regione meridionale di Bassora.

Il museo accoglie circa 50mila visitatori l’anno, comprese molte scolaresche, ma l’ampliamento dovrebbe aumentare ulteriormente questo numero. È gestito da Qahtan Al Abeed, direttore delle antichità e del patrimonio della città di Bassora, che ha preso il posto dell’ex direttore Mudhar Abd Alhay, ucciso durante gli scontri del 2005. Da allora la situazione della sicurezza a Bassora è decisamente migliorata.

Il consiglio provinciale di Bassora avrebbe dovuto finanziare il museo ma i fondi promessi non
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