Il passato di Amburgo

Le campagne di scavo attorno alle rovine della Chiesa di San Nicola

Lo scavo attorno alle rovine della Chiesa di San Nicola
Francesca Petretto |  | AMBURGO

La mostra «Scavi e ricerche archeologiche sulla Nikolaikirche» al Museo Archeologico di Amburgo (Amh) dal 2 settembre fino al 22 novembre apre un importante nuovo capitolo nella storia della città anseatica. Nel cuore della metropoli, nell’area attorno all’antico canale Nikolaifleet sull’Alster (qui nacque il primo porto di Amburgo), il comitato scientifico dell’Amh ha condotto negli ultimi anni diverse campagne di scavo soprattutto attorno alle rovine della Chiesa di San Nicola, menzionata per la prima volta in un documento del 1195.

La mostra illustra gli importanti ritrovamenti riguardanti la sua storia edilizia ed è allestita proprio nel seminterrato del Mahnmal St. Nikolai, rovina neogotica il cui superstite campanile svetta sul panorama cittadino. Finalmente si può dimostrare la preesistenza di un sito medievale sulle cui fondamenta fu costruita la moderna chiesa distrutta nel grande incendio del 1842; di essa nulla rimane visibile nel paesaggio urbano di oggi. Ma non è tutto qui: se ne può ricostruire anche una storia di numerosi, differenti ampliamenti, effettuati nell’arco di tre secoli, dal XII al XV, che ne mettono in discussione anche la data ufficiale di fondazione.

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