Il primo semestre delle case d’asta in Italia | Czerny’s

I risultati nel periodo della pandemia

Kilic con impugnatura in giada, XIX secolo, aggiudicato a 64.800 euro
Michela Moro |  | SARZANA (Sp)

Considerata la situazione dell’ultimo semestre, i risultati delle aste rimandano una fotografia ottimista: 93.436.615 euro sono una cifra di tutto rispetto, che somma i risultati delle 21 case d’asta che hanno fornito i propri dati. La rete ha fornito immediatamente un supporto valido, con continue migliorie, e tutte, indistintamente, le case d’asta hanno abbracciato i cambiamenti che la tecnologia ha offerto, mentre anche i collezionisti più restii si sono messi al passo con un futuro digitale.

L’interessante panorama che ne risulta racconta di un’Italia che ha ancora voglia di esplorare i mille mondi dell’arte in cui le passioni per il bello declinato sono sempre vive. Alcune case d’asta hanno deciso di affrontare un lockdown anche professionale, altre hanno preferito aspettare e vedere, altre ancora forniscono solo dati annuali. Nessuno ha mai cessato di lavorare e raccogliere lotti per le future aste. Tutti sono in attesa del ritorno alla fisicità e alle emozioni dal vivo.

Czerny’s è specializzata in Armi antiche antecedenti al 1890, e in Importante Antiquariato orientale. Dalla casa d’aste dichiarano di mantenere le aste online, anche in tempo reale, offrendo sempre il servizio telefonico e offerte live dal sito.

La casa d’aste ha totalizzato 2,2 milioni di euro con 6 aste di armi antiche e armature, collezione di baionette, asta di oggetti ippici e la più grande asta di militaria (uniformi, ordini e decorazioni) degli ultimi cinquant’anni.

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