Lettere da Van Gogh

Ad Amsterdam la corrispondenza epistolare dell'artista contiene schizzi di alcuni capolavori

Uno degli schizzi di Vincent Van Gogh in una lettera al fratello Theo di metà settembre 1881
Bianca Bozzeda |  | AMSTERDAM

Il Van Gogh Museum svela al pubblico le lettere scritte da uno degli artisti più visionari e tormentati di sempre. L’esposizione «Your Loving Vincent» («Il tuo amato Vincent») presenta l’intima corrispondenza epistolare che accompagnò la produzione su tela del pittore olandese.

Dalle missive affiorano i suoi sogni e le sue delusioni, le sue letture (tra gli altri Hugo, Balzac e Daudet) e il suo rapporto con la malattia. «Sento in me una forza che devo sviluppare, un fuoco che potrebbe non ardere; ma devo continuare, anche se non so a che cosa mi porterà e non mi sorprenderebbe che mi conducesse a una fine cupa», scriveva al fratello Theo nel dicembre del 1882.

Le corrispondenze, che per motivi di conservazione vengono presentate al pubblico molto raramente, contengono schizzi delle opere che di lì a poco sarebbero diventate alcuni dei suoi maggiori capolavori. Tra questi si riconoscono «I mangiatori di patate» (1885), «Camera da letto» (1888) e «Seminatore al tramonto» (1888), che il museo espone accanto alla corrispondenza cartacea.

L’esposizione include l’unica lettera scritta a quattro mani con Paul Gauguin, recentemente acquistata per 210.600 euro dalla Fondazione Van Gogh in un'asta presso Drouot, precedentemente in mani private. Con oltre 870 esemplari il Van Gogh Museum possiede la più vasta collezione di lettere dell’artista, molte scritte al fratello. In occasione della mostra (dal 9 ottobre al 10 gennaio), il sito del museo mette a disposizione tutta la corrispondenza pervenuta dell’artista, oltre 930 carte.

© Riproduzione riservata Una delle lettere con lo schizzo dei «Mangiatori di patate». © Van Gogh Museum, Amsterdam (Vincent van Gogh Foundation)
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