Orientati e disorientati al British

Come il mondo islamico ha influenzato l’arte occidentale

Ritratto del sultano Bayezid I (1580 ca), Scuola del Veronese (1528-88). © Islamic Arts Museum Malaysia
Giuseppe Mancini |  | Londra

Moschee imponenti, rovine polverose, odalische seminude. «Ispirati dall’Oriente. Come il mondo islamico ha influenzato l’arte occidentale», dal 10 ottobre al 26 gennaio al British Museum con prestiti inediti dall’Iamm (Islamic Arts Museum Malaysia) di Kuala Lumpur, non è però una mostra scontata sulla pittura orientalista del XIX secolo.

Questa corrente artistica ha rappresentato un Oriente mediterraneo e vicino in modo poco realistico e molto fantasioso: un mondo incantato ma deformato in cui si fondevano esotismo ed erotismo, repressione e licenziosità, suggestioni di un passato glorioso e miseria pittoresca del presente.

L’Orientalismo europeo, ben noto per l’appunto, ne costituisce solo una sezione su sei: è certamente la più cospicua per numero di opere esposte sulle 116 totali, ma non la più interessante o centrale. Come ha infatti spiegato a «Il Giornale dell’Arte» la cocuratrice
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