Il Palazzo delle Esposizioni di Roma, sede della Quadriennale

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Il Palazzo delle Esposizioni di Roma, sede della Quadriennale

Quadriennale 2020, il Covid non la ferma

Sotto il titolo «Fuori» 43 artisti al Palazzo delle Esposizioni

È stata ufficialmente presentata, nella sede centrale del Mibact al Collegio Romano, la Quadriennale 2020: saranno 43 gli artisti, selezionati dai curatori Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, a cui, dal 29 ottobre al 17 gennaio 2021, al Palazzo delle Esposizioni, sarà dedicata una sala monografica ciascuno. Per ottenere questo risultato tra le difficoltà di un’emergenza sanitaria globale, la Fondazione La Quadriennale di Roma e l’Azienda Speciale Palaexpo stanno impegnando grandi energie e inedite strategie, supportate dagli 1,8 milioni di euro stanziati dai principali partner istituzionali: Mibact, Regione Lazio e Comune di Roma, seguiti da Eni, Intesa San Paolo, Terna e Ministero degli Affari Esteri.

Gli artisti sono: Alessandro Agudio, Micol Assaël, Irma Blank, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Sylvano Bussotti, Chiara Camoni, Lisetta Carmi, Guglielmo Castelli, Giuseppe Chiari, Isabella Costabile, Giulia Crispiani, Cuoghi Corsello, Daar - Alessandro Petti - Sandi Hilal, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Bruna Esposito, Simone Forti, Anna Franceschini, Giuseppe Gabellone, Francesco Gennari, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Diego Gualandris, Petrit Halilaj and Alvaro Urbano, Norma Jeane, Luisa Lambri, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Raffaela Naldi Rossano, Valerio Nicolai, Alessandro Pessoli, Amedeo Polazzo, Cloti Ricciardi, Michele Rizzo, Cinzia Ruggeri, Salvo, Lydia Silvestri, Romeo Castellucci - Socìetas, Davide Stucchi, Tomboys don’t cry, Maurizio Vetrugno, Nanda Vigo, Zapruder.

Titolo della mostra, «Fuori». Spiegano i due curatori: «Fuori è un invito a uscire dagli schemi, ad assumere una posizione eccentrica (fuori dal centro), ad adottare uno sguardo obliquo, di mutua relazione con l’altro da sé. Fuori è una liberazione da qualsiasi costrizione o categoria abbia imbrigliato nel passato l’arte come gli individui: Fuori di testa, Fuori moda, Fuori tempo, Fuori scala, Fuori gioco, Fuori tutto, Fuori luogo è ciò che la Quadriennale d’arte 2020 vuole essere».

Ha spiegato Umberto Croppi, presidente della Fondazione La Quadriennale, che «la mostra è stata messa fortemente in dubbio dalle condizioni materiali imposte dal lockdown». A supportare la scelta di non desistere dalla sfida, la responsabilità di una risposta anche culturale agli eventi del fato, sintetizzata da Margherita Guccione, direttore generale creatività contemporanea del Mibact, nella frase di Ennio Flaiano, assiduo frequentato delle Quadriennali del passato: «I capolavori oggi hanno i minuti contati». La 17ma Quadriennale sarà così il più grande appuntamento espositivo nazionale dell’inverno 2020 e tra i più ampi di tutta la stagione artistica internazionale.

Il Palazzo delle Esposizioni di Roma, sede della Quadriennale

Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol, curatori della Quadriennale

Guglielmo Gigliotti, 17 luglio 2020 | © Riproduzione riservata

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Quadriennale 2020, il Covid non la ferma | Guglielmo Gigliotti

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