Ritorna il Bruscaglia e lascia il segno

L’attesa ripubblicazione del suo ormai introvabile manuale

Renato Bruscaglia
Franco Fanelli |

In meno di un decennio la manualistica sulle tecniche dell’incisione calcografica si arricchì di due fondamentali contributi, entrambi a firma di due straordinari interpreti di quella disciplina: nel 1979 Vanni Scheiwiller dava alle stampe Il gesto e il segno di Guido Strazza (1922), poi riedito da Apeiron; il 1988 era l’anno della prima edizione di Incisione calcografica e stampa originale d’arte, di Renato Bruscaglia. Quasi coetanei, tutti e due docenti di tecniche dell’incisione in Accademia, sono gli autori dei due manuali dedicati a quella disciplina tuttora più consultati dagli studenti d’arte.

Se però Strazza intrecciava le indicazioni tecniche (con mirabile sintesi) a riferimenti allo strutturalismo e alle teorie della Gestalt, il suo collega urbinate optava per continui riferimenti alla storia dell’arte (da Dürer ad Hayter) ma soprattutto entrava con una particolareggiata trattazione in ogni meandro dei procedimenti del «taglio dolce», come anticamente (ai tempi di Abraham Bosse, nel XVII secolo autore del primo manuale specifico): un esempio per tutti, l’importante sezione dedicata alle varie modalità della stampa della matrice.

Un «libro di mestiere», insomma, come lo definiva lo stesso Bruscaglia, accompagnato però dal suo bello scrivere (non sarà un caso se la ricchissima bibliografia include un testo di Paul Valéry). L’attesa ripubblicazione del suo ormai introvabile manuale, aggiornata a cura della figlia Marta e con contributi introduttivi di Giovanni Turria, Giulia Napoleone (allieva di Bruscaglia) e Silvia Cuppini, oltre a un contributo di Andrea Emiliani pubblicato nel 1989 sul «Corriere della Sera», rivela però quali e quanti punti di connessione esistano tra i due artisti e maestri: fra gli altri, la coscienza della tecnica come linguaggio, ad esempio, ma anche come procedimento; la fede nelle potenzialità del segno puro; la rivendicazione dell’identità autonoma e non imitativa del segno inciso.

Le ricerche in occasione della ripubblicazione hanno riportato alla luce le matrici dei «test» sulle tecniche che illustrano il volume. Un’edizione a parte del manuale, in tiratura limitata e in cofanetto, ne ripropone, insieme a due opere dell’artista, la ristampa al torchio, preziosissima in quanto esalta il valore anche tattile della grafica incisa e accompagnata da due piccole opere dell’artista. Sebbene questo circostanziato trattato fosse nato in relazione al magistero accademico, il libro non sfuggirà agli appassionati, agli studiosi e ai collezionisti consci che la coscienza di «com’è fatta» un’opera d’arte non può che arricchirne il fascino.

Incisione calcografica e stampa originale d’arte. Materiali, procedimenti, segni grafici, di Renato Bruscaglia, 320 pp., ill. b/n, QuattroVenti, Urbino 2019 € 32,00

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