Una generazione nutrita con Artecinema

Compie 25 anni il festival di film sull’arte creato da Laura Trisorio

L'allestimento di un'opera nel Magazzino Italian Art di Miguel Quismondo a Cold Spring, NY. © Marco Anelli
Olga Scotto di Vettimo |  | NAPOLI

L’emergenza Covid-19 non ha fermato l’organizzazione di Artecinema (dal 15 al 18 ottobre), l’attesissimo Festival internazionale di Film sull’Arte che da 25 anni con continuità e con la competente e appassionata cura di Laura Trisorio scandisce l’autunno a Napoli. L’importante ricorrenza verrà festeggiata anche con la pubblicazione di un volume che ripercorrerà una vicenda che dura da un quarto di secolo, che sin da subito ha saputo attirare l’interesse del pubblico degli specialisti, ma anche di tanti giovani e appassionati che hanno riconosciuto nel festival un’occasione di approfondimento sui temi dell’arte.

«Artecinema ha contribuito a sensibilizzare e a formare all’arte contemporanea un’intera generazione», ricorda l’ideatrice della manifestazione, che negli anni ha tessuto legami con le istituzioni del territorio (Museo Madre, il Consolato Generale degli Stati Uniti per il Sud Italia, il Goethe Institut, l’Institut Français di Napoli, Instituto Cervantes, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici), occupandosi anche di divulgazione dell’arte nelle carceri e nelle scuole.

Tra le anteprime nazionali, per la sezione «Arte e dintorni», sarà proiettato il film «Body of Truth», della regista tedesca Evelyn Schels, che esplora la poetica di Marina Abramovic, Sigalit Landau, Shirin Neshat e Katharina Sieverding; «Burning Man: Art on Fire» di Gerald Fox sul noto festival che si svolge ogni anno nel deserto del Nevada; e «Marcel Duchamp: Art of the Possible» di Matthew Taylor.

Per la sezione «Architettura», tra gli altri, il documentario di Francesca Molteni «Renzo Piano. Il potere dell’archivio». Per la sezione «Fotografia», «Dora Maar, entre ombre et lumière», che svela la vicenda artistica di una fotografa nota soprattutto per la sua relazione con Picasso.

Tra le anteprime europee, inoltre, il film dedicato a John Akomfrah, Phyllida Barlow, Anish Kapoor e Christian Marclay, ultima produzione della serie Art 21 (format televisivo statunitense che documenta l’arte attraverso la voce degli artisti). Ma anche, tra i tanti altri, saranno proiettati film su Pippa Bacca, Letizia Battaglia, Elliott Erwitt, Maria Lai, Ettore Spalletti, Francesco Vezzoli.

L’edizione 2020 prevederà un ingresso contingentato al Teatro di San Carlo e al Teatro Augusteo e una visione su una piattaforma digitale accompagnata da contenuti di approfondimento, come interviste agli artisti e ai registi, disponibili per l’intera durata del festival.

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