Una Madonna di Maratta a Torino
Il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Crt con 23mila euro
Nella Chiesa di San Filippo Neri, la più grande della città (69x37 metri), si possono ammirare le cromie originali dell’imponente pala d’altare («La Madonna in gloria con il Bambino tra i santi Giovanni Battista ed Eusebio e i beati Amedeo e Margherita di Savoia») dipinta a olio su tela da Carlo Maratta all’inizio del XVIII secolo.
Coordinato da Giovanni Milone, il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Crt con 23mila euro (che si aggiungono ai 40mila già stanziati nel 2014-15 per il restauro dei candelabri in stucco e della tela dell’«Immacolata Concezione»). I lavori hanno posto rimedio all’alterazione della pellicola pittorica causata da deposito di materiale organico e prolassi.
Oltre alle analisi multispettrali, l’opera è stata oggetto di una ricerca documentaria che ne ha ricostruito gli spostamenti da Roma a Torino, dov’è giunta per la macchina d’altare realizzata da
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