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Jacqui Palumbo
Leggi i suoi articoliQuindici anni fa lo chef di Chicago Cliff Rome decise di aprire una galleria d’arte a Bronzeville, rinomato quartiere degli affari e della cultura afroamericana di inizio Novecento. Aveva già riaperto il Parkway Ballroom, un ex locale che nel suo periodo di massimo splendore aveva ospitato varie leggende del blues. Cofondata con Eileen Rhodes, la galleria è cresciuta rapidamente inaugurando le prime mostre di Olalekan Jeyifous, futuro Leone d’Argento alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2023, e di Amanda Williams, alias MacArthur Fellow dal 2022. Missione di Blanc è quella di coinvolgere gli afroamericani e tutti gli abitanti di Chicago attraverso l’arte per accendere dialoghi su questioni di importanza spirituale, politica e sociale, organizzando mostre ed eventi di vario tipo tra cui inaugurazioni, incontri con artisti, dibattiti. Lo scorso marzo la galleria ha festeggiato la ricorrenza con la mostra «In Retrospect», che ne ripercorre l’attività dagli esordi.
Fin dalla sua fondazione, la galleria ha esposto opere di influenti artisti, architetti e designer afroamericani di Chicago e non solo, tra cui Norman Teague e Faheem Majeed, oltre ad avere dato spazio ad artisti emergenti e membri della comunità. «È stato davvero uno spazio di sperimentazione e convalida per artisti che erano stati trascurati o ignorati e anche un trampolino di lancio per artisti emergenti. Volevamo coinvolgere il quartiere, essere una galleria seria e anche radicata nella comunità», afferma Williams. La galleria ha collaborato con il Museum of Contemporary Art Chicago (MCA), la fiera Expo Chicago e il Chicago Humanities Festival, solo per citarne alcuni, e ha realizzato un’ampia tipologia di programmi, anche nel suo patio che si anima d’estate con musica e proiezioni cinematografiche all’aperto. Tra gli eventi dello scorso anno figurano una performance pubblica del South Shore Drill Team di Chicago, oggetto della contemporanea mostra fotografica «Drill» di Lawrence Agyei, supportata dall’Hyde Park Art Center e dalla Terra Foundation, con tanto di pranzo organizzato per gli artisti locali insieme ad Arthur Jafa durante la sua mostra personale al MCA (che prosegue fino all’11 maggio). «Abbiamo realizzato alcune raccolte fondi negli anni, vendere solo le opere degli artisti come una galleria tradizionale non rientra nel nostro modello, la libertà dello spazio è parte del fascino per gli artisti che vi espongono. È un po’ una residenza, un po’ un incubatore, un po’ una galleria di vendita e uno spazio per incontri: tante cose insieme», affermano i fondatori. Nel 2013, Majeed ha esposto da Blanc nell’ambito del suo progetto «Shacks and Shanties», composto da strutture temporanee costruite in terreni abbandonati consegnate ad artisti. Da Blanc aveva realizzato un’installazione in legno e chiesto ai partecipanti di lasciare un oggetto significativo. (Alcuni degli oggetti sono stati esposti come sculture alla mostra «In Retrospect»). Lo staff della galleria comprende il curatore capo Rohan Ayinde e il gallerista Jalen Hamilton. «Blanc è sempre stata una tela bianca per gli artisti, dove entrare e sognare», spiega Hamilton. Tra i vari eventi si ricorda «Dreams» di Jay-Z Minor, tenutosi in concomitanza con una mostra di Krista Franklin nel 2012, per la quale una scultura di ghiaccio di Lil' Kim era stata fatta a pezzi durante serata: «Quando dici agli artisti che hanno carta bianca, hanno carta bianca».