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Per curarlo al meglio, secondo il giurista Antonio Leo Tarasco, direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, è necessario creare ruoli tecnici dedicati al diritto e alla gestione dei beni culturali

Anche in Nord America ed Europa, il settore culturale è sotto pressione su temi considerati «controversi» come giustizia razziale, Palestina, identità queer o eredità coloniale. Serve un Piano d’Azione, come evidenziato dall’organizzazione Artists at Risk Connection

Il cessate il fuoco del 27 dicembre apre a una fase di stabilizzazione lungo la frontiera orientale e rende di nuovo accessibili siti archeologici come Prasat Ta Khwai, testimonianza dell’arte khmer tra storia, conflitto e tutela

È scomparsa a 87 anni una delle figure più autorevoli della tutela e della promozione del patrimonio artistico e culturale genovese e ligure

Il trittico Monroe–Taylor–Bardot non è soltanto una galleria di dive, ma una teoria visiva della celebrità moderna. Tre volti, tre tempi, tre modi di diventare immagine. E forse, tra tutte, è proprio Bardot a essere, come suggeriva Warhol, la vera protagonista.

Il ritratto di Brigitte Bardot secondo Andy Warhol non è solo un omaggio a una diva del cinema, ma la messa a fuoco di un momento storico in cui sessualità, politica, celebrità e arte si sovrappongono. Bardot non è soltanto l’ultima grande sex symbol del Novecento europeo: è una Marianne pop, un’immagine che, grazie a Warhol, smette di appartenere al tempo per entrare definitivamente nella storia dell’arte.

Più che un’attrice, Brigitte Bardot è stata un dispositivo culturale: un corpo che ha scardinato convenzioni morali, un volto che ha ridefinito l’idea stessa di celebrità, un’immagine che ha messo in crisi il rapporto tra cinema, desiderio e libertà femminile.

Nell’aprile 2026 apre alla King’s Gallery di Buckingham Palace la più grande mostra mai dedicata allo stile di Elisabetta II. Un percorso tra circa 200 abiti e accessori che racconta la moda della Regina come linguaggio politico, simbolico e istituzionale. Non semplice eleganza, ma una precisa strategia di comunicazione del potere

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La Pop Art americana la sfiora senza carezze, l’Europa la prende con più pudore. Gerald Laing la ritrae tra il 1962 e il 1963 trasformandola in una delle immagini più iconiche della Pop Art inglese. L’opera nasce da una fotografia in bianco e nero dell’attrice, usata per il modulo di iscrizione alla mostra Young Contemporaries del 1963

Investec Cape Town Art Fair e la costruzione di un centro dell’arte globale nel continente più giovane

Dopo un mandato iniziato nel 2023, la fondazione parla di divergenze strategiche

Dal 23 dicembre, al Grand Egyptian Museum, è iniziato il restauro e la ricomposizione pubblica della seconda barca solare di Cheope. Un cantiere aperto che durerà circa quattro anni restituisce al pubblico uno dei manufatti più complessi e simbolici dell’Antico Regno

La morte dell’attrice parigina chiude una delle traiettorie più luminose e  contraddittorie del Novecento europeo, passata dalla centralità dell’immagine alla sua radicale messa in discussione, ha attraversato cinema, costume, politica dell’immagine e attivismo, lasciando un’impronta che va ben oltre lo schermo

Gli ambienti ipogei cinquecenteschi, recentemente restaurati e integrati nel sistema museale della città, sono al centro di un ambizioso progetto di valorizzazione che si completerà nel 2026

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Nel Trentino Alto Adige plurilingue e complesso, l’esperienza del Südtiroler Künstlerbund mostra come la cultura possa diventare infrastruttura sociale, laboratorio creativo e rete contro l’isolamento dei territori alpini. Ce ne parla la direttrice Lisa Trockner

Succede David Wildenstein che già ricopriva l’incarico di vicepresidente con delega alla divisione investimenti e al portafoglio immobiliare del gruppo, mentre Vanessa Wildenstein assumerà ora anche la responsabilità della galleria di New York.

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