Alessandro Martini
Leggi i suoi articoliChi oggi visita i Musei Reali di Torino può ammirare un percorso unitario attraverso gli spazi monumentali del Palazzo Reale che fu dei Savoia, perlopiù datati tra Sei e Settecento, insieme a porzioni più recenti. Tutti insieme, espongono oggi le collezioni dinastiche (ma non solo), secondo un percorso coerente impresso dall’ex direttrice Enrica Pagella. È proprio lei ad aver dato alle stampe, poco prima di andare in pensione, la Guida alla visita: strumento fondamentale per orientarsi in un complesso museale assai articolato, oggi completamente riallestito e quindi ricco di sorprese per chi non lo visiti da qualche tempo.
Il volume Musei Reali. Guida alla visita si apre con una vista aerea dei Musei Reali, che oggi comprendono il Palazzo Reale (con l’Appartamento di rappresentanza, l’Appartamento della regina, la Cappella della Sindone, gli appartamenti dei principi e dei duchi d’Aosta...), la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità (con la Galleria Archeologica al piano terreno e le sezioni dell’Archeologia a Torino e in Piemonte nel livello interrato, affacciato sul Teatro romano), le Serre e i Giardini Reali, la Biblioteca Reale, l’Armeria Reale e le Sale Chiablese. Seguono i percorsi di visita, tra opere d’arte, arredi e architetture (a firma, nei secoli, di Juvarra nel ’700, Palagi nell’800, Stramucci a inizio ’900, Gabetti e Isola in tempi recenti...). Di tutto è data una puntuale descrizione, arricchita da mappe e immagini.
Per chi volesse approfondire la visita alla Galleria Sabauda, oggi completa nei suoi riallestimenti (il più recente è la sezione, ricchissima, dell’arte fiamminga e delle collezioni del principe Eugenio di Savoia), è da poco disponibile un volume altrettanto agile nel formato e riccamente illustrato. È dedicato proprio ai 100 capolavori della Galleria Sabauda, a cura della sua direttrice Annamaria Bava, che firma l’introduzione. Rigorosamente cronologico, si apre con la «Madonna con Bambino in trono e angeli» di Duccio da Buoninsegna o Cimabue (1280-85 ca) e si chiude con «Pittura 718» (1954) di una grande torinese come Carol Rama. Lungo il percorso vere opere identitarie del museo come «L’arcangelo Raffaele e Tobiolo» di Piero del Pollaiolo, la «Venere» del Botticelli (nella Collezione Gualino), l’«Annunciazione» di Orazio Gentileschi, «I tre figli maggiori di Carlo I d’Inghilterra» di Antoon van Dyck e le «Vedute di Torino» di Bernardo Bellotto, opere celeberrime di Van Eyck, Van der Weyden, Memling, Veronese, Rembrandt, ma anche artisti da scoprire o riscoprire come Antoine de Lonhy, il Bergognone, Gandolfino da Roreto, Pietro Grammorseo e Antiveduto Grammatica. Schede approfondite, ma di lettura agevole e piacevole.
A chiudere la crescente attenzione dedicata ai musei sabaudi, è da poco in libreria Musei Reali di Torino, a cura di Mario Turetta, il segretario generale del Ministero della Cultura qui in veste di direttore «avocante». A lui il compito di introdurre a, così la definisce, «una città museo nel cuore della città». Seguono sintetici (ma efficaci) testi dedicati a ciascuna sezione, affidati ai loro responsabili, ma soprattutto una carrellata di magnifiche immagini fotografiche.
Musei Reali. Guida alla visita
a cura di Enrica Pagella, 224 pp., Sagep, Genova 2023, € 18
Musei Reali. Galleria Sabauda. 100 capolavori
a cura di Annamaria Bava, 232 pp., Officina Libraria, Roma 2024, € 19
Musei Reali di Torino
a cura di Mario Turetta, 320 pp., ill. col., Silvana Editoriale, Milano 2024, € 39
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