Gaggero & Luccardini
Leggi i suoi articoliCaro Gaggero,
francamente a me sembra mostruoso che questo imponente edificio non abbia trovato una migliore destinazione nei cinquant’anni che sono trascorsi dalla sua costruzione. Se ne parla almeno una volta all’anno, ma nessuno ha la soluzione per trasformare il relitto di cemento in qualcosa di utile. Sarà colpa del cemento? Oppure della sua svettante posizione? Magari se fosse stato sottoterra poteva servire come autosilo per gli adiacenti impianti sportivi. La bellezza dei suoi pilastri quadrilobati non lo toglie dall’immondo genere dei rifiuti al quale è ormai condannato.
Luccardini
Caro Luccardini,
«attualmente se ne può solo ammirare lo scheletro», così recita internet. E che scheletro! Sono ammirato dai pilastri quadrilobati, come li chiami tu. Mica uno scherzo. L’intelligenza profusa per progettarli e tener su il tutto si sente quasi fisicamente: bisogna essere bravi! La domanda che si pone noiosamente, è però la seguente: può esistere una bravura parziale? Cioè solo per fare i pilastri. Oppure, magari, bisogna anche essere capaci nell’urbanistica, nell’inserimento nel paesaggio, nel saper fare i conti e se l’insieme sarà sostenibile... Si pone il problema: è sufficiente essere bravi, bravissimi, in una parte e sbattersene di tutto il resto? È il conflitto irrisolto del contemporaneo, una massa enorme di geni parziali che si guardano davanti a specchi che li dividono. Chissà come si fa a rompere l’incantesimo e gli specchi!
Gaggero
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