Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliFrascati (Rm). Fino al 14 gennaio le Scuderie Aldobrandini, che con l’occasione riaprono alle mostre dopo un lungo periodo di chiusura, ospitano «Altre Stanze anni ’50-60», a cura di Mariastella Margozzi e Morena Costantini, una scelta di 44 opere di 30 artisti italiani della collezione d’arte contemporanea della Banca d’Italia presentata al pubblico per la prima volta. Ci sono tendenze un po’ di tutti i generi, dalla tradizione figurativa all’Astrattismo informale, le scuole romane vecchie e nuove, i grandi maestri e le giovani leve. Una raccolta che «non ha un filo conduttore preciso, spiega la Margozzi in catalogo. Non è orientata verso questa o quella tendenza, bensì è piuttosto incline a costituire un insieme di buon livello qualitativo, con inevitabili punte di diamante e anche con momenti di minore spessore». Opere acquistate non per un museo ma per motivi di rappresentanza e per investimento finanziario (tutti gli acquisti datano a partire dalla fine degli anni Ottanta), quindi che sottendono criteri di scelta profondamente differenti dalle collezioni pubbliche.
Tra i nomi rappresentati figurano i due geni italiani del secolo scorso, Burri e Fontana, quest’ultimo con un ritratto femminile in ceramica del 1956 già in collezione Grazioli Burigo, la compagine di Forma Uno con Accardi, Attardi, Perilli e Turcato, la Scuola di piazza del Popolo con Angeli, Festa, Schifano e Mambor, un grande della scuola di via Cavour come Mafai, il de Chirico neobarocco e cavalleresco degli anni Cinquanta, Guttuso con il suo aspro realismo e un omaggio a Morandi dopo la sua morte. E ancora Sironi, Cagli, Pirandello, Afro, Leoncillo, Tancredi (nella foto, «Composizione»), Music, Novelli, Scialoja e altri.
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