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I vagoni del treno furono realizzati espressamente per papa Pio IX da aziende francesi nel 1858

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I vagoni del treno furono realizzati espressamente per papa Pio IX da aziende francesi nel 1858

Roma, alla Centrale Montemartini apre la Sala del Treno di Pio IX

Federico Castelli Gattinara

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Roma. Un’altra novità arricchisce il museo della Centrale Montemartini, dopo quelle tutte archeologiche e di altissima qualità dello scorso giugno.
Dal 4 novembre, terminato il complesso restauro della Sala Caldaie n. 2, viene aperta al pubblico la Sala del Treno di Pio IX, con i vagoni realizzati nel 1858 espressamente per il papa. Pio IX fu un grande patrocinatore dei collegamenti ferroviari, dando il via alla costruzione di una serie di linee: la Pio-Latina da Roma a Frascati, la Pio-Centrale da Roma a Civitavecchia e la Roma-Velletri-Ceprano.

I tre vagoni di cui era composto il treno furono commissionati dalle Società Pio Centrale e Pio Latina ad aziende francesi per farne dono al papa. Il viaggio inaugurale fu compiuto da Pio IX il 3 luglio 1859, dalla stazione di Porta Maggiore, allora capolinea delle linee ferroviarie pontificie, alla stazione di Cecchina. Dismesso nel 1870, il treno passò da una rimessa della Stazione Termini, dove fu in parte depredato, a Castel Sant’Angelo, fino al Museo di Roma prima in via dei Cerchi e poi a Palazzo Braschi (il trasporto per le vie del centro storico il 2 agosto 1951 fu spettacolare), trovando solo oggi una sua sistemazione museale definitiva.

Il primo vagone, la cosiddetta balconata, serviva da loggia delle benedizioni, essendo terrazzato e balaustrato da entrambi i lati con colonnine tortili dorate (gli interni hanno dorature, velluti e una volta dipinta a finto velario stellato). Il secondo costituisce la sala del trono, con piccolo appartamento annesso a uso privato del papa, un ambiente molto prezioso rivestito di stoffe purpuree.
L’ultimo è la cappella, ancora più ricca del vagone precedente: disegnata da Emile Trelat, realizzata dalla Compagnie Générale de Matériel de Chemin de Fer di Parigi, ebbe un costo di circa 140mila franchi, compreso il trasporto via mare. Fuori è rivestita di rame argentato e dorato, con rilievi e sculture di angeli e grifoni. Dentro le decorazioni sono opera di pittori del livello di Jean Léon Gerôme e di artigiani di fama.

Esposti anche una piastra a rilievo con lo stemma di Pio IX in rame, già decorazione frontale della locomotiva, due tondi di Gérôme per la cappella, il modellino di un treno a vaporedono di una compagnia ferroviaria britannica a papa Gregorio XVI (predecessore di Pio IX), tre postazioni multimediali e un video.

I vagoni del treno furono realizzati espressamente per papa Pio IX da aziende francesi nel 1858

I vagoni del treno furono realizzati espressamente per papa Pio IX da aziende francesi nel 1858

I vagoni del treno furono realizzati espressamente per papa Pio IX da aziende francesi nel 1858

Federico Castelli Gattinara, 03 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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