Magnifica e invisibile. Così è la mostra «Raffaello 1520-1483» aperta al pubblico il 5 marzo scorso presso le Scuderie del Quirinale. Magnifica per allestimento e percorso espositivo, non solo per la qualità delle opere selezionate, circa 200, che ripercorrono a ritroso la breve esistenza del pittore, invisibile fino a che non terminerà l’emergenza sanitaria che ha fermato il Paese.
Ma, come tante istituzioni museali, anche le Scuderie hanno pensato a iniziative in grado di consentire l’ingresso ai visitatori, seppure virtualmente, attraverso i propri canali social (Facebook, Instagram, Twitter e YouTube).
Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra è possibile ascoltare le parole dei curatori Marzia Faietti e Matteo Lafranconi, dei cocuratori Francesco Paolo Di Teodoro e Vincenzo Farinella, e di studiosi che, con pillole video, offrono approfondimenti sull’opera dell’Urbinate.
Ancora, è possibile assistere alle conferenze su Raffaello tenutesi a Palazzo Altemps prima dell’apertura dell’esposizione. Inoltre, con l’hashtag #RaffaelloInMostra, sono disponibili racconti dall’allestimento della mostra e videopasseggiate all’interno delle sale.
In questo modo, e con la galleria di immagini che qui proponiamo ai nostri lettori, potremo passare, virtualmente, di sala in sala, dalla prima, che ospita la riproduzione della tomba di Raffaello al Pantheon, sino all’ultima, con l’autoritratto giovanile dell’artista conservato agli Uffizi.