L’arte è politica e Napoli il giusto laboratorio

Per la neodirettrice del Madre Kathryn Weir: «la città ha carattere e un’identità forte, è ideale per opporsi all’omogeneizzazione della cultura»

Kathryn Weir direttrice del Museo Madre di Napoli
Olga Scotto di Vettimo |

Napoli. Nuova direttrice artistica del Madre, Kathryn Weir si è insediata ufficialmente lo scorso mese alla guida del museo regionale. Le sue competenze e le visioni progettuali, aperte a pratiche collaborative relazionali e multidisciplinari, consentono di prevedere un percorso di lavoro in sintonia con le nuove sensibilità espresse dal museo napoletano negli ultimi due anni con la guida di Andrea Viliani, su impulso del presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Laura Valente.

Nata in Inghilterra da famiglia di origini australiane, Kathryn Weir (Oxford, 1967), dopo gli inizi alla National Gallery di Canberra e alla Queensland Art Gallery di Brisbane, è stata capocuratrice dell’arte contemporanea della Cineteca australiana e dal 2006 al 2012 uno dei curatori di tre edizioni della Triennale dell’Asia-Pacifico.

Dal 2014 è alla direzione del Département du Développement
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