Paganini, Moravia e Dalí a Villa Marlia

Il restauro del complesso che nel Novecento ha ospitato il bel mondo

La facciata della Villa Reale di Marlia. Foto tratta da Wikipedia. © PGMedia.it | CC BY SA 4.0
Laura Lombardi |

Capannori (Lucca). Nell’ambito dell’imponente recupero dell’intero complesso architettonico e paesaggistico di Villa Marlia (3 ville, 2 palazzine neoclassiche gemelle, 16 ettari di parco, 2 cappelle, citroniere, ex scuderie, segherie e fabbricati di servizio), avviato nel 2015 dagli attuali proprietari e in parte ancora in corso, dal primo marzo sono pronti per le future visite gli appartamenti in stile impero di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, il parco e la Cappella di San Francesco Severo.

La villa è caratterizzata da una stratificazione di stili e all’interno del parco coesistono il Ninfeo cinquecentesco e costruzioni di epoca barocca come il Teatro d’acqua e il Teatro di verzura in cui fu messa in scena la «Fedra» di Racine. Tuttavia l’impronta più netta è quella data da Elisa che prese a modello la Malmaison, la residenza privata di Napoleone e Josephine nei pressi di
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