Tante esposizioni, appunto, sono il fil rouge di un centenario che, cominciato alla fine del ’21 con la monumentale nuova edizione delle Lettere curata da Antonella Giordano per Garzanti (a integrare quella classica di Nico Naldini: pp. 1.500, € 60), continua dallo stesso editore col sospirato Petrolio a cura di Maria Careri e Walter Siti (edizione assai innovativa rispetto a quella patrocinata da Aurelio Roncaglia nel ’92: pp. 821, € 28) e si prolungherà almeno sino alla primavera del 2023. Per l’occasione Garzanti riproduce anche, in anastatica vintage, le edizioni originali di Ragazzi di vita (pp. 400, € 24) e Una vita violenta (pp. 288, € 20).
Fra le novità critiche più attese della primavera due voci «storiche» come Marco Belpoliti (Pasolini e il suo doppio, Guanda) e la lunga fedeltà o infedeltà di Siti riassunta in Quindici riprese (Rizzoli): match «attraverso Pasolini» che emula quello di Franco Fortini nel 1993. Carocci ha già in libreria altri due fra i maggiori studiosi dell’autore, Massimo Fusillo e Marco Bazzocchi, con le edizioni ampliate dei loro La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema (pp. 264, € 23) e Alfabeto Pasolini (pp. 192, € 15), più un’interessante novità: «Il Decameron» di Pasolini, storia di un sogno di Carlo Vecce (pp. 308, € 26).
Mentre il Centro Studi di Casarsa della Delizia annuncia l’inaugurazione il 5 marzo, nei locali dell’Academiuta de Lenga Furlana fondata dal poeta nel ’45, di uno spazio museale a lui dedicato (le origini sono ripercorse pure da Alessandro Gnocchi in PPP. Le Piccole Patrie di Pasolini, La nave di Teseo, pp. 153, € 18), e ha esposto dal 26 febbraio i suoi Disegni nella laguna di Grado, una prima mostra s’è aperta lo scorso novembre al Palazzo Ducale di Genova («Non mi lascio commuovere dalle fotografie», a cura di Roberto Carnero e Marco Minuz, sino al 13 marzo) e un’altra, dal 27 maggio col titolo «Sotto gli occhi del mondo», si terrà alla Villa Manin di Passariano di Codroipo (a cura di Silvia Martín Gutiérrez): con l’iconografia di uno degli autori più fotografati, e fotogenici, di sempre.
Un’altra dedicata a Pier Paolo, a cura di Renato Corsini, sarà al Brescia Photo Festival dal 31 marzo, mentre nei nuovi spazi del Sottopasso di Piazza Re Enzo s’inaugura a Bologna il 3 marzo Folgorazioni figurative, che rinvia al discepolato di Longhi (a cura di Bazzocchi con Roberto Chiesi e Gian Luca Farinelli), e a Barcellona il 22 maggio Pasolini Roma (e poi retrospettive dei film alla Filmoteca de Catalunya e dall’Academy Museum of Motion Pictures di Renzo Piano a Los Angeles; dal 26 marzo, intanto, al Festival del cinema di Bari).
Nella «Città di Dio», come la chiamava, Pasolini ha fermato i suoi passi. Il pomeriggio del 5 marzo Roma lo ricorda al MaXXI e alla Galleria Nazionale (fra gli altri interventi, quello dell’erede Graziella Chiarcossi Cerami). Mentre una serie di ventuno letture (in seguito riversate in podcast) curate da Belpoliti nelle Biblioteche Comunali della città, Alfabeto Pasolini, inizia lo stesso giorno per proseguire sino al 5 marzo del ’23. Il clou sarà in autunno, quando Pasolini invaderà pressoché tutti gli spazi museali della Capitale.
Mentre il corpus di Pasolini pittore sarà esposto a cura di Claudio Crescentini, alla Galleria d’Arte Moderna Roma Capitale dal 14 ottobre, un appuntamento uno e trino dal titolo «Tutto è santo» (parole del centauro Chirone in Medea, 1969) è previsto al Palazzo delle Esposizioni dal 17 ottobre, a Palazzo Barberini dal 28 ottobre e al MaXXI dal 16 novembre. Come anticipa Giuseppe Garrera, sarà un Pasolini live: al centro non il «laboratorio» ma il «personaggio» nella sua «scandalosa» proiezione pubblica (una vicenda che ricostruiscono Gian Carlo Ferretti in Pasolini personaggio. Un grande autore tra scandalo, persecuzione e successo, Renzo Paris con Pasolini e Moravia. Due volti dello scandalo e Roberto Carnero con Pasolini. Morire per le idee, appena usciti da Interlinea, pp. 200, € 18, Einaudi Stile Libero, pp. 227, € 15.50 e Bompiani, pp. 410, € 14), nonché nelle «proiezioni» che su di lui non cessano di fare gli artisti di dopo.
Sarà questo il focus della mostra al MaXXI, e che intanto informa «Ipotesi di raffigurazione»: artisti di oggi come Elisabetta Benassi, Sabrina Ragucci, Pino Musi, Giovanna Silva e Jacopo Benassi «tornano» sui luoghi di Pasolini (con immagini dagli archivi di Garrera e Plinio De Martiis, a cura di Marco Delogu con la collaborazione di Silvia De Laude e mia, dal 25 febbraio al 9 marzo e dal 13 giugno all’Istituto italiano di cultura di Madrid) alla Nuvola dell’Eur: non lontano dunque dalla sua ultima dimora terrena, l’appartamento di Via Eufrate.