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«Bauakademie di Berlino» (1868) dipinta da Eduard Gaertner

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«Bauakademie di Berlino» (1868) dipinta da Eduard Gaertner

Schinkel ha plasmato una Berlino eternamente giovane

In un allestimento alla Friedrichswerdersche Kirche la vita e l’opera del pittore, architetto, teorico, scenografo, saggista, designer e viaggiatore tedesco

Francesca Petretto

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Una metropoli come Berlino, «la città eternamente giovane», da tutti cantata e celebrata, non può che vantare innumerevoli glorie in tutti i campi dello scibile umano e soprattutto nel mondo delle arti. Eppure tra queste moltitudini di grandi donne e uomini che ne hanno fatto fortuna e storia, nessuno per i berlinesi può eguagliare Karl Friedrich Schinkel (1781-1841), nume tutelare cittadino, pittore, architetto, teorico dell’arte, scenografo, saggista, viaggiatore e designer capace di permeare tutti gli ambiti della vita moderna prussiana, e per estensione tedesca, attorno al 1800.

Che Schinkel non fosse esattamente un berlinese, nato a Neuruppin, Brandeburgo, e solo in seguito trasferitosi con la famiglia d’origine nella capitale degli Hohenzollern, poco importa: nessun altro come lui ne avrebbe plasmato la forma e l’essenza, alle origini del mito. Tant’è che se un altro grandissimo che veramente vi nacque nel 1769, l’Alexander Von Humboldt ritenuto per oltre un secolo l’uomo più famoso del mondo, ha visto tramontare la sua fama che in pochi oggi a mala pena intuiscono solo perché ha dato il proprio nome alla prima, più antica università cittadina e al rinato Schloss/Castello sulla Unter den Linden, il nostro continua imperturbabile a splendere.
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Dal 24 novembre la Friedrichswerdersche Kirche, dirimpetto all’Humboldt Forum di là dal canale della Sprea, ospita la mostra «Focus Schinkel. Uno sguardo su vita e opera», apoteosi del grande uomo che salvò Berlino dal fango e costruendone il mito. Nella galleria della chiesa dei pannelli di documentazione riccamente illustrati mostrano in 14 capitoli la poliedrica attività artistica di Karl Friedrich e invitano a scoprire più a fondo anche la biografia dell’artista.

Si parla dell’importanza di Schinkel come pittore, disegnatore e ricercato scenografo, del suo impegnativo ruolo di funzionario edile e di artista di corte presso l’Oberbaudeputation (la massima autorità edilizia della Prussia dal 1804 al 1850), della sua funzione di urbanista, di conservatore di monumenti o della sua preoccupazione educativa per un progetto artistico onnicomprensivo del proprio presente; come recita una sua celebre citazione: «L’uomo si fa bello in ogni cosa, così che ogni azione che emana da lui diventa bella in tutto e per tutto nei motivi e nell’esecuzione. [...] Ogni azione è per lui un compito artistico. Così ha la beatitudine sulla terra».

Francesca Petretto, 22 novembre 2023 | © Riproduzione riservata

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Schinkel ha plasmato una Berlino eternamente giovane | Francesca Petretto

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