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«Autoritratto» (1802) di Caspar David Friedrich (particolare)

© Hamburger Kunsthalle, Kupferstichkabinett. Foto C. Irrgang

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«Autoritratto» (1802) di Caspar David Friedrich (particolare)

© Hamburger Kunsthalle, Kupferstichkabinett. Foto C. Irrgang

Caspar David Friedrich: una vita che è un romanzo

A un anno dall’uscita in Germania della biografia di Florian Illies, editorialista della «Frankfurter Allgemeine Zeitung», Marsilio editore ne propone la versione italiana

Elena Fillia

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La casa editrice Fischer ha pubblicato nell’ottobre 2023 il volume Zauber der Stille: Caspar David Friedrich Reise durch die Zeit di Florian Illies, storico dell’arte ed editorialista della «Frankfurter Allgemeine Zeitung». Marsilio editore ne ha presentato, quest’anno, la versione italiana. E ben venga questa traduzione perché, se ci si vuol fare un’idea di chi era Caspar David Friedrich e del suo universo artistico, questo libro è imprescindibile

La pubblicazione è completata da una bibliografia ragionata e una cronologia che ci permette di orientarci in una vita che è un romanzo, raccontata come un romanzo. Suddiviso in quattro capitoli, dedicati ai quattro elementi: fuoco, acqua, terra e aria, il volume presenta Friedrich e le sue opere in un caleidoscopio di informazioni tutte pregnanti, intensamente emotive e abilmente intrecciate tra loro. 

Si parte dal fuoco che, in momenti storici diversi, distrugge un gran numero di tele dell’artista, quasi fossero inseguite da un destino avverso. Si continua con l’acqua che lega indissolubilmente la sua vita privata a molte delle sue opere, ispirate dalla nostalgia del mare e dell’isola di Rügen. Nel capitolo terra scopriamo il Friedrich acceso nemico di Napoleone e sostenitore della lotta per la patria. E infine c’è l’aria, con i cieli e le nuvole che raccontano la condizione dell’uomo ma anche la condizione divina. E qui facciamo conoscenza con il Friedrich religioso. È un’immersione totale e si arriva all’ultima pagina con un senso di rammarico nel dover prendere congedo non solo da questo personaggio complesso e affascinante ma anche dalle sue opere che, ora, ci appaiono più chiare nel loro significato e nella loro profondità. 

Illies è riuscito a presentare Friedrich nella sua interezza, con i suoi lati oscuri, le sue manie, la sua sofferenza e il suo genio. Con lui attraversiamo momenti diversi di storia e incontriamo personaggi che mai avremmo accostato al grande romantico. Hitler lo strumentalizza definendo la sua arte espressione suprema delle razze nordiche e legando infelicemente il suo nome al nazifascismo. Gropius si fa ispirare da un suo quadro per ideare a Weimar un monumento agli operai, caduti durante uno scontro con l’estrema destra, che il nazismo quasi distruggerà definendolo arte degenerata. Walt Disney sceglie i paesaggi di Friedrich per ispirare i disegnatori dei suoi cartoni animati. Beckett vede «Due uomini davanti alla luna» e più tardi rivelerà che quella tela è stata l’ispirazione di Aspettando Godot. Perfino la Repubblica Democratica Tedesca si occupa di lui dedicandogli un francobollo. E poi c’è il rapporto difficile con Goethe, il ricordo del fratello, morto bambino. Ci sono la giovane moglie Line, pragmatica e provvidenziale, i figli e gli amici. 

E soprattutto c’è l’uomo e l’artista, confrontato con il desiderio e il bisogno di esprimere il male di vivere attraverso l’osservazione quasi metafisica della natura e la sua riproduzione nei dipinti. Un tormento dell’anima che passa sulla tela dando vita a opere che, a lungo ignorate da tutti, sono diventate la massima espressione della pittura romantica tedesca.

La magia del silenzio. Il viaggio nel tempo di Caspar David Friedrich
di Florian Illies, trad. di Francesco Peri, 203 pp., ill., Marsilio, Venezia 2024, € 19

La copertina del volume

Elena Fillia, 22 agosto 2024 | © Riproduzione riservata

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