Christie's fa la «Revolution»

Pac Pobric
15 novembre 2015
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Christie's fa la «Revolution»

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15 novembre 2015
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È una nuova asta, concentrata su periodi di grandi rivolgimenti sociali e politici, che comparirà in una «Classic art week» il prossimo aprile

Il prossimo anno Christie’s arricchirà il suo calendario primaverile di vendite a New York con un nuovo ciclo di aste. Sei vendite d’arte prevalentemente antica e dell’800 sono state riorganizzate e inserite nella nuova «Classic Art Week», che si terrà dal 12 al 14 aprile 2016. Tra queste figura la nuova vendita «Revolution», che comprenderà opere realizzate tra il XVIII e il XX secolo. Altre cinque vendite (una di antichità; un’asta in due tempi di dipinti antichi; scultura e la «Exceptional Sale» di arti decorative) sono state spostate nella settimana da dicembre a gennaio in uno sforzo complessivo per incrociare i collezionismi di vari settori.

Secondo Jussi Pylkkänen, il presidente globale della casa d’aste, il calendario così ottimizzato consente allo staff di Christie’s di collaborare e presentare opere a collezionisti interessati a diversi periodi storici dell’arte. «La maggior parte dei nostri acquirenti stanno comprando in cinque o sei settori diversi», dice, «il che rappresenta un cambio radicale rispetto agli ultimi anni. Una decina d’anni fa avrebbero comprato in uno o due settori soltanto». La settimana «rende semplicissimo ai collezionisti vedere il meglio di ogni settore», dice.

L’asta orbita attorno alla vendita «Revolution», che si concentra sull’arte prodotta in periodi di stravolgimenti politici, sociali e artistici. L’elenco delle opere in offerta è già stato definito, ma Pylkkänen dice che potrebbero essere inseriti pezzi di Eugene Delacroix, Jacques-Louis David e Jean-Auguste-Dominique Ingres.