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Il team curatoriale di Documenta 16. Da sinistra verso destra: Romi Crawford, Mayra A. Rodríguez Castro, Xiaoyu Weng, Carla Acevedo-Yates e Naomi Beckwith

Photo Nicolas Wefers

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Il team curatoriale di Documenta 16. Da sinistra verso destra: Romi Crawford, Mayra A. Rodríguez Castro, Xiaoyu Weng, Carla Acevedo-Yates e Naomi Beckwith

Photo Nicolas Wefers

Cinque donne per Documenta 16

Curatrice capo e vicedirettrice del Guggenheim Museum di New York, Beckwith ha svelato i nomi delle quattro professioniste che la affiancheranno nella progettazione dell’evento

Riccardo Deni

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La celebre rassegna d’arte contemporanea Documenta, che tornerà a Kassel nel giugno 2027 per la sedicesima volta, si prepara a un’edizione storica sotto la direzione di Naomi Beckwith. Curatrice capo e vicedirettrice del Guggenheim Museum di New York, Beckwith ha appena svelato i nomi delle quattro professioniste che la affiancheranno nella progettazione dell’evento. Si tratta di Carla Acevedo-Yates, Romi Crawford, Mayra A. Rodríguez Castro e Xiaoyu Weng. 

Una selezione che segna un punto di svolta nella storia della manifestazione: sarà la prima volta, infatti, che Documenta sarà guidata da un team artistico completamente femminile. Inoltre, Beckwith è la prima donna nera a ricoprire il ruolo di direttrice artistica della kermesse, oltre ad essere solo la seconda figura statunitense a occuparsi di questo incarico, dopo Carolyn Christov-Bakargiev nel 2012.

Beckwith ha espresso entusiasmo per la squadra assemblata, sottolineando l’indipendenza e lo spirito critico delle curatrici coinvolte, così come il loro profondo rispetto per gli artisti e per il pubblico. Secondo la direttrice, il lavoro del gruppo sarà orientato alla volontà di indagare i linguaggi dell’arte contemporanea, confrontandosi con le urgenze sociali, culturali e ambientali che plasmano il nostro tempo. In tal senso, le esperienze delle quattro co-curatrici contribuiscono a dare al progetto una prospettiva ampia e inclusiva. 

Carla Acevedo-Yates, ad esempio, ha curato importanti progetti incentrati sulle diaspore caraibiche e latinoamericane, tra cui Forecast Form e entre horizontes, ed è attualmente impegnata al Museum of Contemporary Art di Chicago. Mayra A. Rodríguez Castro, scrittrice e ricercatrice, ha svolto il suo lavoro accademico al John F. Kennedy Institute di Berlino, con un approccio interdisciplinare che intreccia teoria critica e arti visive. Romi Crawford, docente alla School of the Art Institute di Chicago, si occupa dell’intersezione tra arte, politica ed economia, ed è la fondatrice di piattaforme didattiche alternative legate al Black Arts Movement. Xiaoyu Weng, già curatrice al Guggenheim e direttrice del dipartimento di arte contemporanea dell’Art Gallery of Ontario, oggi guida lo spazio indipendente Art in General a New York e porta avanti progetti con la Tanoto Art Foundation. In passato, ha anche promosso iniziative contro il razzismo anti-asiatico attraverso progetti editoriali e curatoriali.

L'edizione di Beckwith arriva in un momento delicato per Documenta. L’edizione del 2022 era stata fortemente criticata aveva generato una crisi interna culminata con le dimissioni del comitato di selezione, su cui avevano pesato anche posizioni divergenti sul conflitto israelo-palestinese, costringendo l’organizzazione a ricominciare il processo da zero. Inevitabilmente, l’assenza di una direzione definita aveva messo in discussione la tenuta stessa della manifestazione. Solo all’inizio del 2025 è stato istituito un nuovo comitato, che ha infine individuato in Beckwith la figura adatta per avviare un percorso rinnovato. Le prime tappe iniziano a vedersi, e non sono di certo in linea con il passato.

Riccardo Deni, 19 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

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