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Loretta Vandi
Leggi i suoi articoliAnche chi non conoscesse Ilaria del Carretto, la sposa del signore di Lucca Paolo Guinigi, morta nel 1405 per i postumi del parto, sarebbe senz’altro attirato dal titolo del libro di Marco Paoli. Quest’opera di Jacopo della Quercia che raffigura in modo naturalistico una giovane donna ha da sempre attirato l’attenzione degli storici dell’arte. C’era ancora qualcosa da aggiungere? L’autore ne è convinto e lo dimostra con una prosa asciutta e rigorosa.
Partendo da uno spaccato culturale sulla ricezione dell’arte di natura autobiografica, ci conduce senza indugi all’interno dei problemi dell’interpretazione artistica. Che cos’è il significato di un’opera d’arte? Come si arriva alla sua attribuzione? Quanto gioca la cultura e quanto pesano le tendenze emotive nel costruire un ambiente semantico? Qual è il punto di incontro tra lo stile di un’opera e il suo soggetto?
Domande che, in questo libro, hanno ricevuto risposte criticamente articolate all’interno di un tour de force, condotto con eleganza e misura, su due aspetti: come si può distinguere un indizio da una prova e come si può osservare un’opera d’arte, dai più minuti dettagli tecnici fino agli elementi più ampi che permettono di ricostruire un ambiente sociale e artistico. Di fronte alla bellezza di Ilaria e dell’apparato classicheggiante che la circonda, Marco Paoli ha uno sguardo acuto, imparzialmente analitico, mai indulgente, senza rinunciare a tradurre le emozioni visive in esperienze culturalmente appaganti.
Ilaria Maior. Storia e alterna fortuna del capolavoro di Jacopo della Quercia nella cattedrale di San Martino a Lucca
di Marco Paoli
96 pp., 46 ill. col. e 8 b/n
Maria Pacini Fazzi, Lucca 2016
€ 35,00
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