Daniel Cassady
Leggi i suoi articoliL’asta di Arte moderna e contemporanea che si è svolta ieri sera (29 giugno) da Sothebyʼs Londra è stata uno studio sugli estremi, ma alla fine non ha raggiunto la stima di 70-101 milioni di sterline e ha fruttato il poco brillante risultato di 64 milioni di sterline (76,8 milioni con le commissioni).
A volte c’erano offerenti che quasi saltavano dalla sedia ed esperti che gesticolavano selvaggiamente mentre sussurravano nei loro telefoni e tendevano mani tremanti per cercare di fare un’ altra offerta. In altri momenti, soprattutto durante la seconda metà della vendita, molti degli esperti che presidiavano i telefoni sembravano leggermente annoiati, con la testa bassa, mentre si scambiavano messaggi, chiacchieravano tra loro o sfogliavano svogliatamente quello che presumibilmente era il catalogo stampato.
Ciò non significa che non ci fosse entusiasmo. La vendita è iniziata al galoppo, con i primi cinque lotti che hanno dato vita a un’asta frenetica tra offerte dai telefoni, in sala e online. «New Comer» (2000) di Michel Majerus ha aperto la vendita e ha scatenato un’accesa battaglia di offerte tra gli specialisti Bame March e James Sevier, con l’aggiunta di un po’ di concorrenza da parte del pubblico in sala. Il quadro è stato venduto per 239.400 sterline, contro una stima massima di 150mila, all’ offerente al telefono con Sevier. A seguire, «Blue-Black» (2014) dell’ultimo Leone d’oro a Venezia Simone Leigh, un busto in terracotta e porcellana dall’aspetto antico e futuristico allo stesso tempo. La scultura è stata venduta per 617.400 sterline, ben oltre la stima massima di 300mila, dopo una lunga battaglia tra David Galperin, Julian Gascoigne, Gregoire Billault e Oliver Barker, che hanno lavorato in trincea mentre Helena Newman ha preso il comando del rostro.
L’elegante natura morta «Buffet» (2020) di Anna Weyant, nuova recluta di Gagosian, è arrivata dopo e nel giro di uno o due minuti ha raddoppiato la sua stima massima di 150mila sterline. Un offerente assente ha inizialmente respinto la concorrenza con un’offerta di 200mila sterline, ma la pressione è continuata, così come le offerte: alla fine il quadro ha totalizzato 466.200 sterline. Il quarto lotto, l‘inquietante «La Saveur des larmes» di René Magritte (1938 o 1939), è stato il primo a superare il milione di sterline, ma ha anche preannunciato la seconda metà della vendita, quando l’eccitazione si è dissipata nella sala. Il quadro è stato battuto a 1,6 milioni di sterline. Le offerte sono state lente e si sono sentite vistosamente tirate per «Study for Clouds (Contre-jour)» (1970), un quadro etereo popolato da nuvole traslucide di Gerhard Richter. Con una stima di 6-8 milioni di sterline, la tela è stata aggiudicata per 11,2 milioni a un offerente presente in sala.
«Self-Portrait» (1986) di Andy Warhol è stato uno dei lotti più impressionanti, ma non ha fruttato quanto ci si aspettava. La stima era di 12-18 milioni di sterline e l’opera è stata venduta a malapena dopo un giro di offerte che si è concluso quasi subito. Helena Newman ha aperto l’asta a 10 milioni e il quadro è stato battuto a 12,7 milioni.
Comunque, più del 50% delle opere è stato venduto al di sopra della stima massima. Ma il ritmo che ha introdotto la vendita, quasi esclusivamente per gli artisti di punta (red-chip) che hanno dominato il mercato negli ultimi due anni, si è rivelato insostenibile. Infatti, per una vendita che contava più di 40 lotti, solo nove sono rimasti invenduti, ma sei di questi erano tra gli ultimi 12 lotti, tra cui «Chicago, Board of Trade III» (1999-2009) di Andreas Gursky, l’affascinante «Statue d’Henri IV et Hôtel de la Monnaie, matin ensoleillé» (1901) di Camille Pissarro e «Trouville, l’heure du bain» (1881) di Eugène Boudin.
Nel frattempo, «British Art. The Jubilee Auction», che si è tenuta un’ora prima, ha fruttato 72,3 milioni di sterline, ancora una volta notevolmente al di sotto della stima di 73-99,9 milioni. In questo caso, «Study for Portrait of Lucian Freud» (1964) di Francis Bacon ha rappresentato più della metà del valore dell’asta, totalizzando 43,4 milioni. In totale, Sotheby’s ha realizzato 149,1 milioni di sterline, scendendo al di sotto della fascia bassa della stima prevendita combinata di 143-201 milioni. Il mercato potrebbe ancora essere destinato a una correzione.
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