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Il «buen retiro» dell’ambasciatore

Il «buen retiro» dell’ambasciatore 

Francesco De Caria

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Nel bicentenario del Congresso di Vienna, di cui Klemens von Metternich fu indiscusso protagonista, un volume illustra i fasti del suo palazzo viennese, la cui costruzione fu avviata nel 1846. L’edificio fu voluto dal principe settantatreenne come «buen retiro» per sé, per la giovane moglie e i tre figlioletti. Nel palazzo Metternich morì nel 1859, ottantaseienne, dopo aver appreso della sconfitta dell’Austria a Magenta. Il libro rievoca la vita e la storia di cui il palazzo fu testimone mescolando storie private e storia dell’impero austro-ungarico e dell’Italia. 

 

Le illustrazioni evocano le atmosfere del tempo: architetture di interni, giardini, dipinti, busti, arazzi del palazzo e degli ambienti in cui si mossero i protagonisti delle relazioni diplomatiche italo-austriache. Architettura e urbanistica, ebanisteria, arazzeria, abbigliamento e arredo, ritrattistica e dipinti di vari musei vivacizzano l’opera, da godere visivamente e da leggere con interesse. Il volume si compone di tre parti articolate in capitoli, ognuna con contributi di diplomatici (Massimo Spinetti, Alessandro Quaroni), direttori di musei (Sabine Haag, Agnes Husslein-Arco, Monica Kurzel-Runtscheiner) e docenti universitari (Calogero Bellanca).

 

Il palazzo Metternich nel bicentenario del Congresso di Vienna
a cura di Gaetano Cortese
452 pp., ill. col.
Servizi Tipografici Carlo Colombo, Roma 2015
pubblicazione a titolo d’onore, non commerciale
Per informazioni: Prepress@stcc.it Tel. 06/ 6791788

 

Francesco De Caria, 04 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

Il «buen retiro» dell’ambasciatore | Francesco De Caria

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