Emanuela Pezzetta
Leggi i suoi articoli«Paesaggio con lavandaie» di Sebastiano e Marco Ricci riveste un ruolo di notevole importanza per il Museo Revoltella, essendo una delle prime opere acquistate (aprile 1877) dal museo dopo l’apertura (1872) e da allora sempre esposta nella sala da ballo della dimora baronale. La tela (232x174 cm), come sottolinea Antonella Schiattino che ne ha appena ultimato il restauro, si trovava in buono stato dopo l’intervento (consolidamento dei sollevamenti della pellicola pittorica e pulizia del deposito polveroso) che lei stessa aveva eseguito nel 2009 in occasione del prestito agli Uffizi per la mostra «Il fasto e la ragione». «Il cielo tuttavia era completamente ridipinto; l’ingiallimento della vernice non originale e macchie verdognole depauperavano l’aspetto dell’opera», ha dichiarato. Il restauro appena ultimato è iniziato nel novembre 2013 grazie al contributo offerto dall’Associazione Inner Wheel, con il benestare della Soprintendenza e sotto il coordinamento e la direzione dei lavori di Susanna Gregorat, conservatrice del museo che ha spiegato: «L’allora direttore Augusto Tominz nel 1877 intervenne, probabilmente di propria mano, sulla cornice dorata e sulla pittura, con delle spatolature a gesso e olio, ridipingendo completamente il cielo». La rifoderatura dell’opera, risalente al restauro del 1877, aveva arrecato gravi danni alla tela: bolle sulla pellicola pittorica e abrasioni. «L’eliminazione delle ridipinture non originali è stata eseguita sotto costante controllo con lenti di ingrandimento, microscopio e lampada Uv», ha precisato la Schiattino, che ha utilizzato «solventi in gel a pennellino e tamponcino» e ha «asportato le stuccature ottocentesche a bisturi» mentre ha mantenuto la foderatura ottocentesca. Dopo la pulitura e una leggera verniciatura, la restauratrice ha effettuato delle «integrazioni pittoriche condotte a velature con colori a vernice per restauro e ad acquarello nelle piccole lacune». Susanna Gregorat ha portato alla luce i documenti archivistici relativi all’acquisto del 1877, che attribuivano l’opera a Francesco Zuccarelli, nome ritrovato anche in una scritta a matita sul listello dei bordi, ma è dato assodato che si tratti del «Paesaggio con lavandaie» dipinto tra il 1706 e il 1710 da Sebastiano e Marco Ricci.