Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Sandro Giometti
Leggi i suoi articoliRiceviamo e pubblichiamo:
Questo scritto nasce da un’osservazione fatta durante la mia prima visita alla Pietà Rondanini, già collocata nei locali dell’ex Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco. L’impressione che ho avuto entrando nella sala, dove la Pietà campeggia isolata, è stata che il volto del Cristo fosse un volto «brutto», troppo diverso da quello perfetto della Pietà di San Pietro per non destare stupore; un volto umano, troppo umano, che all’improvviso ho riconosciuto come il volto di Michelangelo stesso.
La ricerca di conferme nelle didascalie esposte in sala prima, poi in internet e infine interpellando storici dell’arte, non ha però condotto a nulla: a quanto sembrava mai nessuno prima aveva identificato in quel volto scolpito il volto di Michelangelo stesso; al massimo era stata notata la somiglianza nel naso schiacciato (foto 1 e 2), ma non l'identica struttura dei due volti Ho cercato allora di trovarne conferma io stesso avvalendomi del supporto di un fotografo professionista al quale ho chiesto di sovrapporre la foto di un ritratto certo di Michelangelo, quello di Daniele da Volterra, a una foto compatibile per prospettiva del volto della Pietà e il risultato è andato al di là delle nostre aspettative: la sovrapposizione era perfetta sin nei dettagli, come mostrano le foto 3, 4, 5.
Portati i volti alla stessa distanza interpupillare, i loro tratti coincidevano simultaneamente: stessa posizione del pupilla e stesso disegno degli occhi, stesso andamento del naso, stesso solco naso genieno, sovrapponibilità della bocca quanto a posizione e disegno, stesso tracciato della barba, stessa conformazione del sopracciglio destro, stesso andamento del profilo nel tratto tempia- zigomo- mascella...Viene quasi da pensare che Daniele da Volterra abbia avuto a modello la statua più che Michelangelo. Mero espediente per evitare lunghe sedute di posa al vecchio Michelangelo? (Io credo che il discorso sia più complesso).
Per fugare ogni dubbio abbiamo ripetuto l’esperimento con volti simili a quello di Michelangelo, ma con risultati scadenti (foto 6 e 7).
Proseguendo le ricerche è emerso anche un altro dato che conferma la tesi dell’autoritratto : il medesimo andamento delle rughe della fronte (foto 8), argomento che però eccederebbe i limiti di queste brevi note.

Figura 1

Figura 5

Figura 8

Figura 2

Figura 3

Figura 4

Figura 6

Figura 7