Image

«Norman Lear portrait» (2024) di Shepard Fairey

Cortesia dell’artista e di People For the American Way

Image

«Norman Lear portrait» (2024) di Shepard Fairey

Cortesia dell’artista e di People For the American Way

In campagna elettorale, gli artisti si schierano contro Trump

Artists For Democracy 2024, progetto guidato da People For the American Way, sta lavorando con artisti di fama mondiale per creare opere che parlino dell’attuale situazione precaria e per mobilitare i cittadini a recarsi alle urne

Rio Tazewell

Leggi i suoi articoli

Oggi, gli Stati Uniti si trovano ad un bivio pericoloso e senza precedenti. La democrazia americana, vecchia di quasi 250 anni, è sotto l’assedio di nemici stranieri e nazionali, e i risultati delle elezioni presidenziali di novembre ne plasmeranno per sempre il futuro. È qui che l’arte incontra l’attivismo.

Artists For Democracy 2024, progetto guidato da People For the American Way (Pfaw, un gruppo di difesa progressista negli Stati Uniti), sta lavorando con artisti di fama mondiale come Shepard Fairey, CarrieMae Weems, Beverly McIver, Titus Kaphar, Wangechi Mutu, Cindy Sherman, Hank Willis Thomas, Jerey Gibson, Ann Hamilton e altri, per creare opere che parlino dell’attuale situazione precaria e per mobilitare gli elettori a recarsi alle urne contro Donald Trump.

Shepard Fairey, lo street artist divenuto famoso a livello mondiale nel 2008 per il ritratto «Hope» di Barack Obama, ha già contribuito con quattro nuove opere in cui si leggono messaggi come «defend democracy against fascism (difendi la democrazia dal fascismo)». Egli si è fatto portavoce del gruppo e, insieme a Carrie Mae Weems, membro del consiglio di amministrazione di Pfaw, coordina e riunisce gli artisti che hanno aderito alla campagna. Entrambi, nel corso della loro carriera, hanno usato la loro arte come forma di attivismo per contribuire a plasmare il discorso politico e il dialogo culturale.

Il potere del cartellone pubblicitario

Una delle opere create da Fairey per l’occasione ritrae il produttore televisivo Norman Lear, morto nel dicembre 2023 all’età di 101 anni. Si tratta di un omaggio alla sua vita, alla sua eredità e alla fondazione di Pfaw, più di 40 anni fa, per contrastare l’estremismo di destra e difendere le libertà fondamentali stabilite dalla Costituzione degli Stati Uniti. L’obiettivo di Lear, volto ad utilizzare le arti e l’intrattenimento per influenzare la politica e la cultura, è oggi più rilevante che mai.

Oltre a stimolare le persone ad agire e a votare alle prossime elezioni, l’arte può aiutare a ridefinire e ricontestualizzare i concetti di libertà e giustizia, spesso adottati da fanatici di estrema destra che vogliono portare avanti un’agenda di fatto antitetica al vero significato di questi termini.

La questione dell’aborto, che si preannuncia potente, profondamente personale e decisiva nelle elezioni del 2024, ha ispirato diversi artisti nella realizzazione di opere che parlano del continuo assalto alla libertà riproduttiva, invitando così a compiere l’azione più coraggiosa di tutte per proteggere questo diritto: votare. Beverly McIver, invece, parla di giustizia razziale e di genere nel suo lavoro «Vote Black Beauty» (2024).

A sei mesi dalle elezioni, la campagna Artists For Democracy 2024 ha solo iniziato ad usare l’arte per farsi sentire e fare rumore. Dal suo lancio a inizio aprile (una conversazione di dieci minuti sulla rete Msnbc tra Shepard Fairey e la conduttrice televisiva Rachel Maddow) la campagna continua a dare priorità alla raccolta fondi per un impegno pubblico multipiattaforma, dai cartelloni pubblicitari ad altri mezzi di comunicazione, continuando ad esortare le persone a votare.

Il potere trascendentale e trasformativo dell’arte è una parte necessaria per un cambiamento politico e sociale. Con così tanta posta in gioco, gli artisti del progetto usano il loro lavoro come un’estensione della propria partecipazione civica e le loro piattaforme come influenzatori culturali per salvare la democrazia e proteggere gli ideali di una «più perfetta unione».

«Vote Black Beauty» (2024) di Beverly McIver. Cortesia dell’artista e di People For the American Way

Rio Tazewell, 28 giugno 2024 | © Riproduzione riservata

In campagna elettorale, gli artisti si schierano contro Trump | Rio Tazewell

In campagna elettorale, gli artisti si schierano contro Trump | Rio Tazewell