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- Emmanuele Bo
- 14 ottobre 2017
- 00’minuti di lettura


Le cartografie del pittore sui colli del vino
- Emmanuele Bo
- 14 ottobre 2017
- 00’minuti di lettura
Emmanuele Bo
Leggi i suoi articoliNegli ultimi anni il pittore e disegnatore Tullio Pericoli (1936) ha dedicato un intero progetto al paesaggio collinare piemontese di Langhe, Roero e Monferrato, dal 2014 riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. A questa nuova produzione è dedicata la personale «Le colline davanti», ospitata fino al 26 novembre nella grande chiesa medievale di San Domenico, nel centro storico di Alba, ormai chiusa al culto e da trent’anni gestita dall’associazione «Famija Albeìsa», che l’ha resa sede di manifestazioni culturali.
La mostra rientra nelle iniziative dell’87ma Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, e ospita ottantacinque nuove opere dell’artista marchigiano, in buona parte inedite, fatta eccezione per un gruppo esposto nel 2016 all’Istituto italiano di cultura di Tokyo. Disposte lungo un grande allestimento circolare trovano posto tele, tavole, carte realizzate con tecniche varie (olio, inchiostro, acquarello e collage) frutto di un lavoro durato oltre due anni.
Curatore dell’esposizione è lo stesso Pericoli che descrive così il suo primo incontro con le colline piemontesi: «L’amicizia con Giorgio Bocca mi ha portato in questi luoghi già a partire dagli anni ’90. Lo accompagnavo ogni tanto alla ricerca di vini e coglievo nei suoi occhi, quando arrivavamo davanti a questi paesaggi, uno sguardo d’amore».
Le sessantacinque pagine del catalogo della mostra (Skira) ospitano contributi dello scrittore Giuseppe Montesano, dello storico dell’arte Giovanni Romano e di Piercarlo Grimaldi, rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.