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Bacile di al-Malik an Nāsir, Siria o Egitto, periodo mamelucco, 1310-41

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Bacile di al-Malik an Nāsir, Siria o Egitto, periodo mamelucco, 1310-41

Le collezioni islamiche del Museo e Real Bosco di Capodimonte

In attesa della conclusione del progetto di riqualificazione, il museo di Napoli propone un percorso tra oggetti e dipinti della collezione selezionati attorno al tema dell’acqua, di cui la vetrina dedicata all’arte islamica è una tappa imprescindibile

Maria Rosaria Sansone

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Il Museo e Real Bosco di Capodimonte possiede un importante nucleo di arte islamica di Collezione Borgia e De Ciccio. Alcuni oggetti di arte islamica di Collezione Borgia sono oggi esposti in una vetrina dedicata nella Galleria delle Cose Rare Farnese, al primo piano del museo. L’occasione è nata nell’ambito di un progetto per il Maggio dei Monumenti 2024 sulle Acque di Napoli, promosso dal Comune. 

Capodimonte ha proposto ai visitatori un percorso tra le collezioni museali, con una selezione di oggetti e dipinti legati all’acqua nelle sue diverse forme, e il Real Bosco, con le sue fontane e i moderni impianti di irrigazione. Tappa importante del percorso, la vetrina con gli oggetti islamici, allestita per l’occasione e ancora visibile nelle sale espositive, con una selezione di oggetti tra gli oltre cinquanta della collezione: bacili, brocche, ciotole utilizzate per contenere acqua da bere, per le abluzioni rituali, per pratiche divinatorie. Tra questi, il Bacile di al-Malik an Nāsir (Siria o Egitto, periodo mamelucco, 1310-41) uno dei pezzi più importanti della collezione, che presenta una superficie sia esterna che interna interamente incisa con iscrizioni inneggianti al sultano e decorata con motivi vegetali e floreali. Tra le coppe anche la ciotola da divinazione (Siria, XII secolo) incisa all’interno con quadrati magici, stelle a cinque punte, raffigurazioni zoomorfe tra cui un ariete e un serpente, con iscrizioni che si riferiscono alle sue funzioni mediche e ristoratrici. Secondo la tradizione, l’acqua, arricchita di tutte le proprietà contenute nei versi incisi, veniva investita di poteri curativi a beneficio del bevitore. 

In attesa dunque del Grande Capodimonte (il progetto, iniziato a settembre 2023, di riqualificazione, efficienza energetica e valorizzazione del museo, che terminerà a dicembre 2025, Ndr), si auspica la costituzione di una rete delle collezioni islamiche tra i diversi musei italiani, favorito dalla digitalizzazione del patrimonio.

Maria Rosaria Sansone, 09 luglio 2024 | © Riproduzione riservata

Le collezioni islamiche del Museo e Real Bosco di Capodimonte | Maria Rosaria Sansone

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