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Stella Ingino
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Palazzo Magnani di Reggio Emilia ospita dal 5 novembre al 14 febbraio un’importante mostra sul Liberty in Italia promossa da Fondazione Palazzo Magnani, Silvana Editoriale e Comune di Reggio Emilia. Circa 300 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, molte esposte al pubblico per la prima volta, sono allestite in un percorso articolato in sette sezioni che concernono pittura, scultura, decorazione murale, arti applicate, progetti di case d’artista, manifesti, illustrazione e grafica originale. L’obiettivo di Francesco Parisi e Anna Villari, curatori della rassegna, è di rivelare e porre in dialogo le due tendenze del Liberty italiano: floreale e decorativa e «modernista» o «secessionista», entrambe caratterizzate dalla centralità della linea grafica e dalla ricerca sul segno declinato nelle varie arti.
Nelle tre sale dedicate alla pittura si spazia tra le variegate esperienze del Liberty italiano di Casorati, Boccioni, Bargellini, Bocchi e Corcos. Nella sezione della scultura le sinuose figure di Domenico Trentacoste e Pietro Canonica si affiancano alle ricerche più innovative di Attilio Selva, Giovanni Prini, Ercole Drei, Nicola d’Antino; in quella dedicata alle arti applicate e alle decorazioni murali, invece, si ammirano opere di Galileo Chini e Adolfo De Carolis, mentre a documentare l’«arte dei manifesti» sono grafiche inedite di Adolfo De Carolis, Adolfo Hohenstein, Aleardo Terzi, Plinio Nomellini, Galileo Chini, Leonardo Bistolfi, Vittorio Grassi e Umberto Boccioni.
Grande risalto è dato anche all’incisione, con esemplari provenienti da archivi privati e dalle collezioni della Calcografia Nazionale di Roma. Un’intera sezione è dedicata infine alle case d’artista con progetti, disegni, bozzetti, quadri e oggetti in cui architettura, pittura, scultura e arti decorative si mescolano armoniosamente; tra gli autori Ettore Ximenes, Duilio Cambellotti, Vittorio Grassi, Giuseppe Palanti, Paolo Sironi, Raimondo D’Aronco ed Ernesto Basile.