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L’installazione di Stefano Cagol a Casa Krainer nella mostra Amnesie. Courtesy Zerial Art Project

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L’installazione di Stefano Cagol a Casa Krainer nella mostra Amnesie. Courtesy Zerial Art Project

Nova Gorica–Gorizia: mostre, arte pubblica e nuovi spazi culturali verso il 2026

Mostre in chiusura e nuove inaugurazioni raccontano una stagione densa per Nova Gorica–Gorizia Capitale Europea della Cultura, tra arte contemporanea, fotografia, memoria storica e progetti permanenti che guardano al 2026

Carlino Corezzi

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Fino al 31 gennaio è possibile visitare la mostra «Amnesie» di Zerial Art Project — con il patrocinio del Comune di Gorizia e il sostegno di PromoTurismoFVG, BCC Venezia Giulia Gruppo Iccrea e Associazione Sociale Culturale Dâ Arie — dedicata alla nostra incapacità di fare tesoro del passato e al conseguente appiattimento sul presente. Il percorso presenta le opere di undici artisti, tra cui Nina Carini, Andreas Senoner e Giordano Floreancig, si sviluppa nelle due città a Vila Vipolže, Palazzo Lantieri, Kinemax e Casa Krainer. In quest’ultima sede sono allestite le visionarie installazioni video, attraversate da esorcismi contemporanei tra geologie primordiali e antiche civiltà, create da Stefano Cagol, artista che rivedremo nel 2026 alla Biennale di Venezia. L’affascinante spazio culturale di Casa Krainer è coinvolto anche nel progetto di rigenerazione attraverso l’arte e la cultura messo in atto da Confcommercio Gorizia, con iniziative che hanno interessato la centralissima e storica via Rastello (laviadelborgo.eu), tra cui l’intervento permanente delle Panchine narranti. Un’occasione speciale per vivere un’intera via è la messa in scena itinerante negli spazi pubblici di Canto di Natale di Charles Dickens, sabato 20 e domenica 21 dicembre alle 17, iniziativa promossa da Confcommercio Gorizia grazie alla partecipazione di ArtistiAssociati – Centro di Produzione Teatrale, nell’ambito del PNRR Bando Borghi. Installazioni permanenti di arte pubblica compongono il progetto Testa a testa con Messerschmidt della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, collocate in Piazza Sant’Antonio a Gorizia e in Piazza Transalpina a Nova Gorica. Si tratta di due riproduzioni di grande formato delle teste di carattere dello scultore Franz Xaver Messerschmidt (Wiesensteig, 1736 – Presburgo, 1783), le cui uniche versioni originali conservate in Italia sono proprio a Palazzo Coronini. 

Franz Xaver Messerschmidt, Uomo che guarda il sole, Fondazione Palazzo Coronini Cronberg. © Studio Sandrinelli

Il quartier generale in via Rastello de La via del borgo. PH: Studio Sandrinelli

Nella sede della Fondazione c’è l’opportunità, fino al 25 gennaio, di non perdere il percorso espositivo I Borbone di Francia a Gorizia. Ricordi e immagini dell’esilio, che ricostruisce le vicende personali di Carlo X e dei suoi discendenti, offrendo inaspettati spunti sulla città di Gorizia e sul passato e presente dell’Europa. Tra le nuove inaugurazioni, traghetta Gorizia verso il 2026 l’esposizione Back to Peace? La guerra vista dai grandi fotografi Magnum, organizzata da Erpac – Ente regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, in programma dal 20 dicembre al 3 maggio a Palazzo Attems Petzenstein. Tra i lasciti di Go! 2025 c’è la nuova DAG – Digital Art Gallery, che ha aperto con un intervento dell’artista Refik Anadol e si presenta come uno spazio permanente dedicato all’arte digitale, sviluppato con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Comune di Gorizia, Edr, Erpac FVG, Ministero della Cultura e MEET – Digital Culture Center. Il 2025 in Friuli Venezia Giulia non è stato solo Go! 2025 e, tra le novità rilevanti, c’è il nuovo volume dedicato a La collezione Antonio Cattaruzza. Opere in dono alla Regione Friuli Venezia Giulia, curato dall’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, appena pubblicato e significativo momento di valorizzazione della donazione di un incredibile corpus di quasi 200 opere, da Giorgio De Chirico, Gino Severini e Tullio Crali fino al contemporaneo Maurizio Cattelan. 

Carlino Corezzi, 19 dicembre 2025 | © Riproduzione riservata

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