Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Margherita Panaciciu
Leggi i suoi articoli224 espositori selezionati - tra cui 183 gallerie e 41 editori provenienti da 33 Paesi - compongono la 28ª edizione di Paris Photo, con 59 nuovi partecipanti. Secondo Florence Bourgeois, direttrice della manifestazione, questa edizione punta su “una visione artistica rigorosa e aperta, più audace, più diversificata e più internazionale”, confermando Parigi come polo strategico per la fotografia contemporanea.
Il settore principale, «Main», accoglie 138 gallerie, mentre «Voices» - il programma curato al centro della navata - ne conta 12. Tra le nuove presenze figurano gallerie di primo piano come Eva Presenhuber (Zurigo, Vienna, New York), Peter Kilchmann (Zurigo), Richard Saltoun (Londra) e Rose Gallery (Los Angeles), insieme a realtà extraeurupee come Vadehra Art (Nuova Delhi), Ayyam Gallery (Dubai) e Hafez Gallery (Gedda). Tornano anche nomi storici del settore, come Pace, Fraenkel, Thomas Zander, Taka Ishii, christian berst art brut, Luisotti, MEM e Yancey Richardson, confermando la continuità e l’autorevolezza della fiera nel panorama internazionale.
Lo sottolinea il programma «Voices», curato da Nadine Wietlisbach (Fotomuseum Winterthur) e Devika Singh (storica dell’arte e curatrice), che esplora le relazioni tra fotografo e soggetto, nonché le implicazioni sociali, ecologiche e politiche legate al paesaggio. Come anche «Prismes», distribuito nella navata del Grand Palais, che ospita progetti su larga scala con un forte impatto visivo e concettuale.
Per il terzo anno consecutivo, Nina Roehrs cura il settore «Digital», che comprende 13 espositori e rappresenta lo spazio di sperimentazione più marcato di Paris Photo. Tra i suoi protagonisti troviamo Heft (New York), Nagel Draxler (Berlino) e Office Impart (Berlino), oltre a gallerie già presenti nel «Main», come Rolf Art (Buenos Aires) e Anita Beckers (Francoforte), che presentano qui progetti specifici per il formato digitale.
Ci muoviamo al primo piano per incontrare «Emergence», settore che dà spazio a 20 gallerie emergenti che propongono artisti innovativi come Bérangère Fromont, Suwon Lee, Mia Weiner, Atong Atem e Louis Porter. Provenienti da contesti geografici eterogenei - dal Sud Sudan al Venezuela - i progetti testimoniano la geografia eterogenea della fotografia contemporanea.
Anche l’editoria fotografica trova ampio spazio, con 40 editori partecipano al settore «Books», offrendo un panoramica aggiornata dell’editoria d’arte. Tra i nomi presenti, RVB Books (Parigi), TBW Books (Oakland), RM (Città del Messico/Barcellona), oltre a nuovi ingressi come Witty Books (Torino), Artpaper Editions (Bruxelles) e Perimeter Editions (Melbourne).
Se esiste un evento che si avvicina a un'istantanea del mondo della fotografia oggi, quello è Paris Photo.
Altri articoli dell'autore
Tre capolavori firmati Signac, Magritte ed Ernst arriveranno da una rara collezione europea
Nel primo semestre 2025: meno capolavori in vendita, più garanzie, e un mercato che premia la prudenza. Crescono i maestri antichi, rallenta l’arte contemporanea
L'artista torinese trasforma la sede montana della Galleria Umberto Benappi in uno spazio sospeso dove la voce, come materia e vibrazione, invita a esplorare
Sino al 31 agosto, 7 comuni delle Langhe ospitano interventi artistici concepiti per integrare e valorizzare il contesto naturale e architettonico in cui sono collocati